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Sopralluogo hotspot infrastrutture Alta Valle Susa (5lug2022)

Scambio di esperienze e di buone pratiche tra progetto LIFE Safe-Crossing e LIFe Wolfalps EU sul tema della mitigazione dell’impatto delle infrastrutture viarie sulla biodiversità

Ente Parchi Alpi Cozie

life wolfalpseu

Da lunedì 4 a mercoledì 6 luglio 2022, l’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie ha ospitato un interessante incontro tra i progetti LIFE WolfAlps EU e LIFE Safe-Crossing sulla prevenzione delle collisioni tra animali e veicoli. L’incontro è avvenuto all’interno della piattaforma europea LIFE per promuovere un reciproco interscambio tra iniziative con obiettivi comuni e ha visto la partecipazione di Aree protette Alpi Cozie, Città metropolitana di Torino, Aree protette Alpi Marittime e Centro Grandi Carnivori per LIFE WolfAlps EU e Agristudio per LIFE Safe-Crossing.

La 3 giorni di presentazioni e visite sul campo è stata organizzata con l’obiettivo di avviare un confronto di interventi ed esperienze su una problematica che è tema esclusivo del LIFE Safe-Crossing ma che viene trattata anche, per la prima volta, dalla seconda programmazione del LIFE WolfAlps EU, ossia il miglioramento della coesistenza tra esseri umani e lupi anche nel contesto della sicurezza stradale. In questo senso, l’Alta Valle di Susa è stata individuata come territorio problematico a causa di una fitta infrastrutturazione legata alla presenza di una strada statale con elevati picchi di traffico, una linea ferroviaria internazionale e un’autostrada che occupano gran parte del fondovalle separando con una netta cesura i due versanti della montagna. Si tratta quindi di una zona dove si verificano sovente incidenti con la fauna selvatica e su cui le Aree Protette delle Alpi Cozie e la Città Metropolitana di Torino hanno avviato un lavoro di analisi al fine di individuare le soluzioni più efficaci per aumentare la sicurezza di esseri umani e animali (si veda a riguardo la relazione tecnica di pianificazione interventi di recente pubblicazione nell’area download del sito lifewolfalps.eu)

Il workshop di questi giorni arriva dopo la conclusione di una prima fase di monitoraggio che ha consentito di individuare alcuni passaggi critici e di valutare e predisporre diverse soluzioni in collaborazione con il personale di ANAS relativamente alla strada statale, di RFI relativamente alla ferrovia e di SITAF relativamente all’autostrada e di TELT per il futuro impianto di lavorazione dei conci della TAV previsto nella piana di Salbertrand. In particolare le prime misure adottate hanno riguardato la pulizia di alcuni sottopassi utilizzati dagli animali, l’installazione di alcune reti lungo la ferrovia per dissuaderne l’attraversamento oltre alla valutazione di installare catarifrangenti blu anti-attraversamento fauna e di aprire dei varchi nei guardrail per agevolare i passaggi.

Durante la giornata sul campo è stato effettuato un sopralluogo di ciascun “punto caldo” – hotspot come vengono definiti in inglese – per sottoporre ai tecnici di LIFE Safe-Crossing le singole criticità cercando lo strumento più adatto a ogni situazione. In particolare l’esperienza diretta del LIFE Safe-Crossing (progetto europeo che coinvolge Spagna, Grecia, Romani e Italia che si concluderà il prossimo anno), già sperimentata nei parchi nazionali della Majella e d’Abruzzo, Lazio e Molise con gli orsi marsicani, ha dimostrato l’utilità di installare lungo le strade dei dispositivi di prevenzione semplici o complessi, quali i sistemi di prevenzioni detti “AVC PS” con telecamera termica, sensori radar e dissuasione acustica o più snelle barriere virtuali, le virtual fence, cioè dispositivi, di facile installazione, che rilevano l’avvicinamento di un veicolo emettendo una serie di segnali dissuasori, sonori o visivi, in grado di spaventare la fauna selvatica allontanandola dai pericoli. Di grande interesse sono risultate anche le ricerche e le applicazioni di nuove tipologie di cartellonistica (adottando tecniche di neuromarketing) capaci di destare l’attenzione degli automobilisti nei punti di maggior pericolo.

Curiosamente, questa iniziativa è stata promossa a tutela dei lupi, ma ha l’obiettivo primario di proteggere principalmente gli esseri umani, e gli automobilisti in particolare, per i quali gli impatti contro la fauna selvatica rappresentano un pericolo concreto, causa ogni anno di migliaia di incidenti spesso anche mortali. E i principali colpevoli di ciò non sono certo i lupi, bensì le loro prede, come cervi, caprioli e cinghiali, che rappresentano un pericolo ben maggiore sulle strade di montagna. Anzi, come dimostrano i risultati dell’ultimo monitoraggio del lupo, anche in una zona come l’alta Val di Susa caratterizzata da una mortalità piuttosto elevata da impatto con treni e automobili, la specie nel complesso gode di buona salute. Proteggiamo quindi i lupi per difendere tutti gli animali, anche noi.

Comunicato stampa: Networking_SafeCrossing_del4_5_6luglio2022_APAC.pdf

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