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Forte di Fenestrelle - Foto Bruno Usseglio

Notizie storiche: "Abbisogna di copiosa e abile mano d’opera"

Orsiera Rocciavré

ricerche storicheguardiaparco

Dalle ricerche del guardiaparco Bruno Usseglio apprendiamo che...

Dopo la conquista militare delle alte valli Chisone e Dora avvenuta nel 1708, casa Savoia si premunisce di rinforzare le difese militari contro un eventuale ritorno delle truppe francesi. Questo processo continua ancor di più dopo il Trattato di Utrecht che assegna in modo definitivo le testate delle valli a Vittorio Amedeo II. Nel 1727-28 iniziano così imponenti lavori a Fenestrelle per dotarla di un articolato sistema difensivo che si innesta su quello in precedenza realizzato dai francesi. Alcuni anni dopo, nel 1731, questo enorme cantiere a cielo aperto coinvolge persino la valle Sesia, notoriamente terra di abili muratori. Il governo sabaudo in quest’ultima valle, nel 1731, abbisognando di copiosa e abile mano d’opera, vuole vietare ai mastri da muro e piccapietre, pena la confisca dei beni o altra cosa a regio arbitrio, di emigrare anche stagionalmente dal paese verso la vicina Lombardia, intimando loro «di tenersi pronti per approfittarsi nell’imminente campagna del vantaggio di impiegare le loro opere, mediante paga ragionevole, nelle fortificazioni di Fenestrelle ed altri luoghi».

Com’è facile da pensare, contro questo provvedimento si alzano immediatamente molte proteste. Ben presto l’ordine viene modificato, ma nonostante questo ripensamento, la costruzione delle fortificazioni che coinvolge le Alpi Cozie prosegue. Molta manodopera confluisce nelle vallate, tanto più che in alcune occasioni, nella sola Fenestrelle, si contano oltre 4.000 lavoratori. La perizia di queste mani spesso sconosciute emerge chiaramente visitando oggi i forti fenestrellesi.

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