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I Parchi Alpi Cozie ospiti al festival Foreste di Bergamo

Ente Parchi Alpi Cozie

BergamoFestival delle Foreste

Dal 14 al 22 novembre 2023 i Parchi delle Alpi Cozie saranno ospiti del festival cinematografico Foreste a Bergamo. La manifestazione dedicata ai Polmoni verdi della terra, come recita il sottotitolo, giunge quest’anno alla sesta edizione e vede l’organizzazione dell’Associazione Montagne Italia con la collaborazione del Comune di Bergamo e il patrocinio, tra gli altri, della Commissione Europea, dei Ministeri italiani dell’Ambiente e della Cultura e della Regione Lombardia.

In particolare, l’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie sarà presente all’inaugurazione del festival martedì 14 novembre, ore 20.30, presso l’Auditorium Piazza della Libertà con la proiezione del mediometraggio fuori concorso I giganti del Puy, realizzato dal guardiaparco Bruno Usseglio. Il medesimo documentario verrà riproposto sabato 18 novembre presso la Sala Galmozzi, ore 17, a introduzione della cerimonia di premiazione del concorso cinematografico. Tutti gli appuntamenti si svolgono a Bergamo, con ingresso libero a prenotazione obbligatoria sulla piattaforma www.eventbrite.it.

«L’obiettivo del Festival delle Foreste – ha affermato il presidente del festival Roberto Gualdi durante la conferenza stampa del 9 novembre – condiviso con l’Assessorato al Verde Pubblico del Comune di Bergamo e in collaborazione con la Provincia di Bergamo e diversi altri partner, è permettere a tutti gli appassionati di conoscere, attraverso video suggestivi, le foreste del mondo. In occasione dell’edizione 2023 abbiamo dedicato due momenti ai Parchi delle Alpi Cozie per raccontare un ricco patrimonio forestale che l’ente gestisce e promuove in Piemonte».

«Con grande entusiasmo – ha aggiunto Alberto Valfrè, presidente delle Aree Protette Alpi Cozie – partecipiamo a questa edizione del Festival delle Foreste come Ente italiano ospite che gestisce ben 36.000 ettari di Aree Naturali Protette particolarmente ricche di ecosistemi forestali. Quando in Italia nascevano i parchi, era necessario porre un freno alla “denudazione” dei terreni montani. Oggi le Aree Protette sono in prima linea per lavorare a una visione più ampia per la tutela della biodiversità su scala mondiale».