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Photo credit Simona Molino

Resta chiusa per frana la strada militare Colle delle Finestre – Gran Serin – Assietta

Ente Parchi Alpi Cozie

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Una frana risalente a fine maggio sulla strada militare Colle delle Finestre – Gran Serin – Assietta compromette la normale percorribilità di un tracciato, ormai ridotto a mulattiera e sentiero, dal grande valore storico, molto frequentato da pedoni e ciclisti, che gravita sul territorio di due parchi delle Alpi Cozie: il Parco Orsiera Rocciavrè e il Parco del Gran Bosco di Salbertrand.

La strada è situata nel cuore di un sistema di fortificazioni e strade militari costruite a cavallo tra la Valle di Susa e la Valle Chisone a partire dal 1882, anno della firma della Triplice Alleanza siglata tra Austria, Germania e Italia in conseguenza della quale la Francia tornava a essere una nazione nostra nemica e la zona dell’Assietta una linea difensiva fondamentale per le frontiere occidentali.

Fu realizzata tra il 1889 e il 1891 per collegare il Forte del Colle delle Finestre alle opere militari del Gran Serin e lungo tutto il percorso sono numerose le tracce della sua storia: la Fontana Murò, poco oltre il bivio con la strada del Colle delle Finestre, unica sorgente in zona, utilizzata per l’approvvigionamento idrico della caserma del Colle delle Finestre,la stazione eliografica della Punta del Mezzodì per la comunicazione all’interno del sistema difensivo Val Chisone – Valle Susa – Moncenisio, vari ruderi di baraccamenti e ricoveri militari, le pietre miliari che segnavano la distanza tra Fenestrelle e il Gran Serin, oltre a ciò che resta dei trinceramenti del XVIII secolo.

Il sito della Città Metropolitana di Torino, che tutt’ora gestisce le vicine strade privinciali 173 dell’Assietta e 172 del Colle delle Finestre, racconta che “negli anni ’30 del XX secolo l’intera rete stradale dell’Assietta fu sottoposta a ristrutturazione. I vecchi forti della Piazza Militare erano ormai da anni in disuso, ma le strade militari furono reputate di vitale importanza, perché permettevano spostamenti di truppe fra le Valli Chisone e di Susa, collegando le varie linee difensive del Vallo Alpino. A parte il tronco in quota Colle delle Finestre-Gran Serin, definito “inutile e di difficile manutenzione” e perciò completamente abbandonato, tutte le altre rotabili rientrarono in un progetto di ristrutturazione inteso a trasformarle in carrellabili di tipo C a doppio transito. La comunicazione fra i forti di Fenestrelle e l’Assietta venne garantita dalla nuova rotabile dal bivio del Colle delle Finestre al Colle Assietta, costruita negli anni 1937-38 a quote meno elevate”.

La strada militare Colle delle Finestre – Gran Serin – Assietta cadde dunque in disuso. Oggi ridotta a sentiero in alcuni tratti, rimane uno splendido percorso molto panoramico di alta quota. Lunga 14 km, si mantiene per la maggior parte del suo percorso oltre i 2500 metri d’altitudine sul versante valsusino, passando ai piedi del Monte Pintas, arrivando quasi sul culmine della Cima Ciantimplagna , toccando la Punta del Mezzodì e collegando il Colle delle Finestre con il Colle della Vecchia, il Colle delle Vallette e il Colle dell’Assietta e due aree naturali protette.

Negli anni numerosi smottamenti hanno ridotto la percorribilità della vecchia mulattiera, agli inizi del XXI secolo una serie di interventi curati dal Comune di Usseaux e finanziati dalla Regione Piemonte ne hanno migliorato la percorribilità e valorizzato il percorso con il restauro della Fontana Murò, della stazione eliografica e il posizionamento di pannelli descrittivi.

Lo smottamento del maggio 2020 nel tratto sottostante il Dente della Vecchia ha reso necessaria la chiusura a scopo precauzionale della strada da parte del Comando delle Truppe Alpine.

La regione piemonte con L.r. n. 9 del 18 febbraio 2010 "riconosce il ruolo delle strade militari dismesse, quali percorsi storico-culturali e turistico-sportivi e ne prevede, attraverso specifici interventi ed iniziative, il recupero e la valorizzazione, nonche' l'inserimento nei circuiti escursionisti". L'auspicio del parco è che gli enti preposti possano trovare presto le risorse per consentire la restituzione di questo importantissimo manufatto alla comunità.

 

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