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Larice secolare nella Selva di Chambons

Su La Beidana n.90: La Selva di Chambons di Fenestrelle

Ente Parchi Alpi Cozie

la beidana

Un nuovo articolo di Bruno Usseglio, guardiaparco dei Parchi delle Alpi Cozie, in servizio nel Parco naturale della Val Troncea, è stato pubblicato nell'ultimo numero de La Beidana, cultura e storia delle valli Valdesi.

Racconta di un curioso episodio che alla fine dell'Ottocento arricchì la storia della Selva di Chambons: un bosco di protezione ultracentenario che con le sue piante di larice proteggeva dalle valanghe il sottostante abitato che, all’epoca dello svolgimento dei fatti, faceva parte del comune di Mentoulles, accorpato nel 1927 al comune di Fenestrelle.

Una vicenda che favorì la composizione di un testo musicale che le diverse generazioni si sono tramandate per ricordare quanto successo. I fatti narrati da fonti coeve ci raccontano il tentativo di taglio nella selva giudicato inopportuno dalla popolazione locale. Ne scaturì una piccola sommossa popolare in cui furono le donne di Chambons a esporsi, in rivolta prima contro il Sindaco di Mentoulles che aveva approvato un taglio consistente e poi, dato che l’opposizione al Sindaco era stata inutile, contro le guardie forestali e il delegato della Prefettura che intendevano procedere alla martellata. Se fossero intervenuti gli uomini, la giustizia d’allora sarebbe stata molto meno clemente, sarebbero stati giudicati ribelli e le conseguenze sarebbero state molto gravi.

La protesta ebbe uno strascico giudiziario. Le donne vennero portate davanti a un giudice, ma alla fine, anche attraverso piccoli episodi quasi umoristici, un regio decreto risolse la situazione.

Il punto di partenza di questa microstoria è contenuto nell’interessante libro dal titolo La selva di Chambons di Roberta Moschini e Alberto Espagnol.

Per approfondire: La pacificazione di Chambons - Ricostruzione di un episodio di partecipazione popolare di fine Ottocento per il mantenimento di un bosco di protezione, di Bruno Usseglio, in LA BEIDANA, anno 33, n. 90, novembre 2017, pp.3-20.

La selva di Chambons è liberamente visitabile attraverso un sentiero segnalato e arricchito da bacheche esplicative.