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Photo credit Simone Bobbio

Inaugurata la mostra sulla cartografia storica a Torino

Ente Parchi Alpi Cozie

cartografia

È stata inaugurata oggi, giovedì 7 settembre, la mostra “Dal Monviso al Moncenisio. Cartografia a stampa dal XVI al XVIII secolo” presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino aperta al pubblico dal 7 settembre all’8 ottobre 2023 dal lunedì al venerdì con orario 10-16. Si tratta di un’iniziativa promossa dalla stessa Biblioteca con l’Università degli Studi di Torino, l’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, della Fondazione Centro Culturale Valdese, della Società degli Studi Valdesi, con il patrocinio della Regione Piemonte.

Il lavoro raccoglie pregiati esemplari di cartografia moderna appartenenti a collezioni private che raffigurano una porzione di Alpi Cozie di fondamentale importanza, nel periodo preso in esame, da un punto di vista politico-militare, economico e religioso. Dalla fine del ‘500 quando inizia l’età d’oro degli atlanti a stampa, all’epoca Napoleonica con lo stravolgimento degli assetti moderni europei, fiorisce una ricca produzione di carte che disegnano il territorio alpino in una miriade davvero varia e interessante di sfaccettature. Dalle cartografie compilate a scopo politico che rappresentano confini in continua evoluzione, fortificazioni e spostamenti di truppe, talvolta presentando strategiche omissioni per motivi di segreto militare. Alle mappe commissionate dai commercianti del nord Europa interessati a individuare le più efficaci rotte di collegamento con la Pianura Padana. Fino alle carte redatte a scopo religioso per tracciare l’ubicazione di conventi e abbazie o per delineare le valli occupate dalla minoranza valdese.

Il filo conduttore di questa ricca raccolta, curata anche dai guardiaparco delle Aree Protette delle Alpi Cozie Domenico Rosselli e Bruno Usseglio, è restituire l’immagine del territorio alpino come cerniera di collegamento nel cuore della regione europea, non ancora cristallizzato intorno al concetto di confine sopraggiunto nei secoli seguenti con la nascita dello stato nazione. Le Alpi compaiono al centro delle carte privilegiando le vie di comunicazione – solchi vallivi, fiumi e colli – e non lo spartiacque che separa un versante dall’altro. Parliamo un’epoca in cui i confini del Ducato di Savoia si estendono a sud e a nord delle Alpi, in cui il Regno di Francia occupa Val Varaita, Val Chisone e alta Valle di Susa, in cui il potere commerciale dei mercanti fiamminghi si estende fino al bacino mediterraneo.

Dalle rudimentali pittografie per rappresentare lo spazio, alle sofisticate elaborazioni delle mappe digitali, la cartografia è un complesso linguaggio mescolatosi in ogni epoca con i canoni estetici più in voga. Proprio la bellezza – il valore artistico delle carte – è un motivo in più per visitare la mostra in grado di restituire un’immagine insolita del territorio alpino, filtrata attraverso il patrimonio culturale che ha portato alla realizzazione di ciascuna opera esposta.

Con un’importante coda esperienziale rappresentata da due uscite sul territorio organizzate dai curatori per mostrare concretamente ciò che resta degli spazi illustrati nelle carte storiche. In occasione della Mostra si svolgeranno due visite guidate in Val Chisone e in Val Pellice, rispettivamente a cura dell’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie e della Fondazione Centro Culturale Valdese.

Domenica 10 settembre in Val Chisone: ore 9,30 ritrovo presso l’ufficio informazioni di Fenestrelle, piazza della Fiera 1. L’itinerario prevede tratti in auto (anche su strade bianche) e tratti a piedi (forte Mutin, Pracatinat, forti di Serre Marie, Pian dell’Alpe, colle delle Finestre); pranzo al sacco, partecipazione gratuita. Prenotazioni e informazioni tel. 0122-78849.

Sabato 16 settembre in Val Pellice: ore 9,30 ritrovo in piazza del Municipio di Bobbio Pellice. Itinerario da definire, costo di 5 euro a persona. Prenotazioni e informazioni tel. 0121-950203, email: il.barba@fondazionevaldese.org

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