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Photo Credit A. Scagliotti

Pecore al lavoro!

Riserva Foresto Riserva Chianocco

Life Xero-grazing

La gestione delle Oasi xerotermiche della Valle di Susa - Orridi di Chianocco e Foresto affidata alle pecore!

È in corso la stagione di pascolamento delle Riserve naturali degli Orridi di Chianocco e Foresto in bassa Valle di Susa. Tra la fine di maggio e la prima metà di giugno, una squadra di 400 tra ovini e caprini è impegnata a brucare le praterie tra i comuni Bussoleno, Susa e Mompantero nelle oasi xerotermiche già integrate nella Rete Natura 2000 come Zone Speciali di Conservazione e assegnate in gestione alle Aree protette delle Alpi Cozie.

Ma quella che per il bestiame è soltanto un’attività nutritiva, in realtà è un utile strumento gestionale di un territorio particolarmente delicato e ricco di biodiversità, costituito da pascoli a substrato calcareo esposti a sud in una porzione di valle particolarmente secca e battuta da frequenti venti di foehn. Si chiamano, per l’appunto, oasi xerotermiche – dal greco kseròs, arido – e sono vere e proprie enclave che per motivi climatici conservano temperature mediamente più elevate rispetto alle zone circostanti ospitando specie botaniche tipiche dell’ambiente mediterraneo e non di quello alpino. Si pensi che queste aree rappresentano lo 0,05% del territorio piemontese, ma ospitano il 14% delle specie floristiche presenti in regione tra cui rare orchidee selvatiche.

Grazie al progetto europeo LIFE Xerograzing, tra il 2013 e il 2019, i Parchi delle Alpi Cozie hanno avviato un programma di gestione naturalistica delle Riserve naturali utilizzandole greggi con un piano di pascolamento molto strutturato che ha la duplice funzione di limitare l’espansione dei boschi e rigenerare gli equilibri organici e minerali del terreno.

Per l’anno 2023, questa sorta di lavoro da operatori ecologici è stato affidato alle pecore e capre dell’allevatore Andrea Scagliotti che, nel suo percorso di monticazione dalla pianura agli alpeggi nel comune di Venaus, ha fatto tappa nella zona degli orridi partendo da Bussoleno in zona Falcimagna, passando da Foresto nell’area del Sentiero dei Ginepri fino ad arrivare a Mompantero. Con la tecnica del pascolamento guidato il gregge viene condotto dal pastore con l’aiuto dei suoi cani, rispettando il carico mantenibile massimo e il piano di pascolo predisposto dall’Ente. Sono previste aree di stabbiatura temporanee per la custodia notturna dei domestici utilizzando le reti anti predazione e cani da guardiania oltre a un impianto per l’abbeveraggio. Turisti, escursionisti o ciclisti che intendono frequentare la zona sono invitati ad avvicinarsi con cautela al bestiame per non suscitare atteggiamenti difensivi da parte dei cani anti lupo.

Per i Parchi delle Alpi Cozie, si tratta di un esperimento gestionale e scientifico interessante, prova concreta delle ricadute positive generate dal progetto LIFE Xerograzing. Un’esperienza gastronomica esotica, invece, per il bestiame che nelle oasi xerotermiche trova sapori insoliti per queste latitudini, contenendo al contempo i ricacci arbustivi in grado di occupare con vegetazione boschiva terreni tradizionalmente adibiti all’allevamento e alle attività agricole. D’altronde, sul territorio sono ancora visibili i segni della presenza dell’uomo, come terrazzamenti e mulattiere, che hanno plasmato il paesaggio così come l’ecosistema. L’obiettivo del Parco è quindi conservare più possibile le specificità di questi ambienti, ormai abbandonati, tramite l’integrazione di metodologie tradizionali con strumenti e tecniche contemporanei.

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