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Dettaglio architettonico delle baite in Val Sangone - Foto Guido Teppa

In val Sangone interventi di manutenzione al percorso didattico autoguidato

Ente Parchi Alpi Cozie Orsiera Rocciavré

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In Val Sangone, lungo la pista agrosilvopastorale che sale verso l’Alpe Sellery e il Rifugio Fontana Mura, il Parco Orsiera Rocciavrè ha realizzato anni fa un percorso autoguidato le cui bacheche in legno sono state recentemente oggetto di manutenzione da parte dei guardiaparco e dei tecnici dei Parchi Alpi Cozie.

Il percorso prevede 9 tappe con pannelli illustrativi che descrivono le caratteristiche naturalistiche, ambientali, storiche e produttive del vallone del Colle della Roussa (lato Val Sangone).

I pannelli, arricchiti da testi descrittivi e dagli acquerelli dell'ex guardiparco Elio Giuliano (in parte attinti dai calendari dell'Ente), descrivono il bosco e i suoi abitanti, il gallo forcello e il suo ambiente, la marmotta, i rapaci, il camoscio, gli uccelli dei pascoli, l’alpeggio e il Cevrin di Coazze, le tracce dell’uomo e le fortificazioni e i toponimi, con curiosità ed aneddoti.

Nel pannello dedicato all’alpeggio Sellery inferiore e al Cevrin di Coazze, si fa riferimento alle tipiche baite della zona, composte da da stalla, fienile, cantina per il latte e a un interessante elemente architettonico, esclusivo delle baite della Val Sangone: è un'ampia grata in legno in corrispondenza della quale si trovava uno scaffale per l'essiccamento e la conservazione dei formaggi prodotti in alpeggio.

Oggi la monticazione segue ritmi diversi, ma un tempo i margari compivano diversi spostamenti nel corso dell'anno per utilizzare al meglio il foraggio: in primavera si lasciava la dimora abituale per trasferirsi alla cosiddetta Presa, situata ad una quota intermedia; in estate si saliva all'Alpeggio, talvolta con due o più localizzazioni a quote sempre più elevate; in autunno si ritornava gradualmente alla presa e alla stalla nel fondovalle.

Ai nostri giorni le prese sono state quasi del tutto abbandonate, mentre alcuni alpeggi sono stati ristrutturati e continuano ad essere utilizzati.

L'alpeggio Sellery inferiore viene abitato da giugno a settembre da Giancarlo Lussiana, aderente al progetto regionale Parchi da Gustare, che montica con bovini e caprini e produce il formaggio tipico Cevrin di Coazze.

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