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Photo credit Life Wolfalps Eu

Life Wolfalps Eu: In Valle di Susa i primi interventi per la mitigazione degli incidenti

Ente Parchi Alpi Cozie

life wolfalpseufauna selvatica

In Valle di Susa sono stati messi a punto i primi interventi per migliorare la sicurezza stradale, per uomo e animali selvatici!

Realizzati i primi lavori per evitare pericolosi attraversamenti della fauna selvatica e diminuire il rischio di incidenti, garantendo nel contempo agli animali la possibilità di spostarsi in sicurezza. 

Lungo la ferrovia sono state installate recinzioni nei pressi dei sottopassi individuati durante i sopralluoghi dell'estate scorsa che hanno visto scambi di esperienze tra i progetti LIFE WolfAlps EU e LIFE Safe-Crossing. Nel contempo i sottopassi sono stati ripristinati con interventi di pulizia, sistemazione del fondo e rimozione della vegetazione in modo da aumentarne la visibilità e l’agibilità per gli animali selvatici.

Notizia tratta dal sito del progetto LIFE WOLFALPS EU

Le strade e le ferrovie rendono più facili i nostri spostamenti, ma rappresentano un pericolo e una barriera per gli animali selvatici. Senza contare che gli incidenti con la fauna sono un pericolo concreto per la pubblica sicurezza.

Il progetto LIFE WolfAlps EU lavora per mitigare il problema delle strade attraverso l’azione C6, che vede coinvolto il personale della Funzione Specializzata Tutela Flora e Fauna della Città Metropolitana di Torino e le Aree Protette delle Alpi Cozie (leggi di più qui)

Gli interventi di mitigazione dell’impatto delle strade devono rispondere a due esigenze: se da un lato devono diminuire il rischio di incidente, dall’altro devono garantire la possibilità per gli animali di spostarsi da un lato all’altro della carreggiata in sicurezza. Lo stesso ovviamente vale per le ferrovie.

Oltre a essere un pericolo, le strade e le ferrovie causano la frammentazione dell’habitat e sono barriere per gli spostamenti degli animali selvatici

In termini pratici, in un punto facilmente accessibile agli animali per l’attraversamento, si possono installare delle recinzioni che blocchino il passaggio. Ma se non si creano delle soluzioni alternative per gli spostamenti delle specie, la recinzione va a peggiorare l’effetto barriera di strade e ferrovie, aumentando quindi la frammentazione dell’habitat e l’isolamento geografico.

Vediamo quindi come esempio alcune delle soluzioni messe a punto negli ultimi mesi in alta val di Susa, area di intervento dell’azione C6.

In generale rispetto alla ferrovia si è lavorato sia con l’installazione di recinzioni lungo i binari nei pressi dei sottopassi individuati, sia al ripristino dei passaggi, con interventi di pulizia, sistemazione del fondo e rimozione della vegetazione in corrispondenza del passaggio, in modo da aumentare la visibilità e l’agibilità per gli animali selvatici.

Nel territorio del Comune di Chiomonte la ferrovia non è recintata e corre a piano campagna. È quindi molto facile per lupi e altri animali attraversarla, restando potenzialmente vittime di incidenti. In questa zona sono stati individuati tre sottopassi carrabili adatti al passaggio per la fauna. Lo scopo degli interventi è stato quindi principalmente quello di indirizzare la fauna ad utilizzare questi passaggi sicuri (già esistenti) ed evitare l’attraversamento diretto dei binari della ferrovia. Quindi, è stata installata una recinzione lungo i binari nei pressi dei sottopassi individuati per indurre il passaggio della fauna.

A Savoulx ci sono due passaggi (si tratta di canali per il deflusso idraulico) allineati: uno passa sotto la ferrovia, mentre l’altro sotto l’autostrada A32. Anche in questo caso gli interventi sono consistiti nell’installazione di recinzioni e nella pulizia dei canali: sono stati rimossi massi, blocchi di cemento e fango ad opera delle maestranze di SITAF. Per migliorare la visibilità da un lato all’altro e diminuire la sensazione di passaggio angusto sono state tagliate le piante cresciute davanti agli accessi ai tunnel, intervento realizzato dal Consorzio Forestale Alta Valle di Susa. Per quanto riguarda le recinzioni ad invito, erano presenti dal 2015, realizzate con i fondi del PSR dalla Città metropolitana.

Questi sono solo alcuni esempi di intervento, per avere una visione di insieme delle attività di mitigazione programmate vi invitiamo a consultare la relazione tecnica disponibile nella sezione download del nostro sito.

Il lavoro svolto dai partner di progetto nell’ambito dell’Azione C6 può contare sul supporto della Fondazione Capellino, organizzazione indipendente e senza scopo di lucro, che, come co-finanziatore del progetto, contribuisce allo sviluppo delle diverse azioni del LIFE.

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