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photo credit Silvia Dalmasso (LIFE WolfAlps project)

Bianchi come pecore, coraggiosi come lupi

Ente Parchi Alpi Cozie

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Sono i cani da guardiania: una risorsa nella prevenzione delle predazioni da lupo e uno strumento fondamentale nell’ottica di migliorare la coesistenza tra il predatore e le attività umane nelle Alpi

Con l’arrivo della bella stagione inizia la monticazione estiva del bestiame che, all’interno dei confini dei Parchi delle Alpi Cozie e in tutto il territorio alpino, porterà vacche, pecore, capre e cavalli verso i pascoli delle alte quote. Nelle Alpi Occidentali, dove la presenza del lupo è accertata da oltre 20 anni, i pastori delle greggi e delle mandrie sono costretti ad adottare misure preventive contro le predazioni sugli animali domestici, tra cui l’impiego di cani da guardiania.

Nel 2018, all’interno della programmazione 2013-2018 del progetto LIFE WolfAlps, l’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie aveva realizzato un interessante documentario, che riproponiamo qui, dedicato al lavoro affascinante svolto dai “guardiani a quattro zampe” che ogni estate vegliano sul bestiame proteggendolo dagli attacchi dei lupi.

Il documentario intitolato “Bianchi come pecore, coraggiosi come lupi” illustra come il progetto LIFE WolfAlps ha selezionato e integrato i cani da guardiania in alcune aziende per la prevenzione degli attacchi.

A partire dalla sua pubblicazione, il filmato ha raccolto notevole interesse registrando un numero elevatissimo di visualizzazioni e sollevando commenti e domande a cui abbiamo deciso di rispondere con l’aiuto dei veterinari Silvia Dalmasso e Umberto Vesco, responsabili di due delle Wolf Prevention Intervention Unit (WPIU) del Piemonte, attivate all’interno della programmazione 2019-2024 del progetto LIFE WolfAlps EU per fornire agli allevatori una preziosa consulenza sulle strategie più adatte per la prevenzione delle predazioni. Innanzitutto, un tema che suscita interesse riguarda il comportamento da tenere quando ci si imbatte in un gregge o una mandria con un cane da guardiania.

«Con la ripresa delle attività escursionistiche in montagna – esordisce Vesco – è probabile che gli appassionati di passeggiate, mountain bike e trail running prima o poi si troveranno ad attraversare alpeggi custoditi dai cani da guardiania. Come viene illustrato nel filmato il compito dei cani è proteggere il gregge o la mandria da possibili minacce, come l’arrivo di un predatore. I cani fin da cuccioli devono essere anche opportunamente socializzati con gli esseri umani e abituati alle diverse circostanze, come l’avvicinamento di persone a piedi o in bicicletta, affinché non reagiscano in modo aggressivo verso gli estranei, anche se sanno perfettamente discernere tra i lupi e umani. Un consiglio importante è evitare di spaventare il bestiame provocandone la fuga, perché in questo caso i cani considererebbero l’intruso come un potenziale pericolo e interverrebbero.
Prima di avvicinarsi è utile cercare di attirare l’attenzione dell’allevatore per ricevere istruzioni su come comportarsi, altrimenti, se si ha paura dei cani, conviene aggirare gli animali a una certa distanza. Se il cane si avvicina abbaiando, occorre allontanarsi lentamente, mantenendo un atteggiamento passivo e calmo».

«Nel caso infausto di morsicatura da parte di un cane, - aggiunge Dalmasso - consigliamo di denunciare sempre l’accaduto ai servizi veterinari dell’Asl di competenza che provvederanno a effettuare un sopralluogo per valutarne la pericolosità e prendere gli opportuni provvedimenti. Alcuni cani, soprattutto da cuccioli, hanno la tendenza a ricercare l’attenzione e le carezze da parte dei passanti: è fondamentale evitare di distoglierli dal loro lavoro e non fornire loro cibo, altrimenti si abitueranno ad abbandonare il gregge e si vanificherà il lavoro di formazione dell’allevatore per renderli dei buoni guardiani».

Molti di coloro che hanno visto il filmato hanno sollevato domande riguardo le razze più adatte per svolgere questo tipo di compito.

«I cani che si vedono nel filmato e che sono stati utilizzati all’interno del progetto – prosegue Vesco – sono dei cani da Pastore maremmano abruzzese. Si tratta di una razza originaria del Centro Italia che si è deciso di adottare anche nel territorio alpino, dopo il ritorno del lupo. Nelle aree appenniniche, dove il lupo non si è mai estinto, persiste una lunga tradizione e sono disponibili ottime linee di cani da lavoro selezionate dai pastori nel corso degli anni. Nelle Alpi Occidentali, grazie alla prossimità con la Francia, vengono impiegati anche cani da montagna dei Pirenei che si dimostrano altrettanto efficaci, i così detti patou. In altre aree del mondo, per lo stesso scopo, vengono impiegate svariate razze diverse: Mastino tibetano, Pastore del Caucaso, Kangal turco. Tuttavia, non è detto che cani più aggressivi verso le persone siano più efficaci contro i predatori. In un territorio altamente antropizzato come quello alpino, è fondamentale che il cane da guardiania non rappresenti un pericolo per gli esseri umani. La funzione principale dei cani da guardiania in un gregge è quella di dissuadere l’attacco del lupo. Per il predatore, lo scontro diretto con un cane è un rischio troppo elevato, e avviene solo eccezionalmente».

In conclusione, come emerge nel filmato, i cani da guardiania rappresentano una risorsa imprescindibile nella prevenzione delle predazioni da lupo e uno strumento fondamentale nell’ottica di migliorare la coesistenza tra il predatore e le attività umane nelle Alpi.

«Tuttavia – avverte Dalmasso – i cani richiedono al pastore un impegno aggiuntivo per allevarli ed educarli. Soprattutto durante i primi anni di vita è fondamentale che l’allevatore segua attentamente lo sviluppo del cane e gli consenta di fare le opportune esperienze di vita affinché, una volta adulto, possa affrontare le diverse situazioni manifestando comportamenti adeguati. Inoltre deve assicurargli anche una corretta alimentazione e buone condizioni di salute: solo così potrà essere un guardiano operativo 24 ore su 24».

«In generale - conclude Vesco - le misure più efficaci per prevenire gli attacchi dei lupi sono, oltre ai cani da guardiania, anche il confinamento notturno del gregge e la custodia da parte del pastore durante le ore di pascolo. Non esiste un sistema di prevenzione valido in assoluto e si ottengono risultati solo combinando diverse metodiche in funzione della gestione, degli obiettivi aziendali e delle caratteristiche del pascolo. Il nostro lavoro, tramite le nuove WPIU LIFE WolfAlps EU, consiste proprio nell’aiutare i pastori a individuare la strategia di prevenzione più efficace per ogni singolo alpeggio nell’ottica di ridurre il conflitto tra lupo e attività umane nelle Alpi».

Comunicato stampa: 2021_06_03_LIFEWolfAlpEU_CaniGuardiania_AreeprotetteAlpiCozie.pdf

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