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8 e 22 giugno - Whorkshop online per il mondo dell'informazione

«Quando il lupo fa notizia»

Ente Parchi Alpi Cozie

life wolfalpseu

Iniziativa LIFE Wolfalps EU rivolta al mondo dell’informazione e riconosciuta dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti

Durante lo scorso mese, l’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie e la Città Metropolitana di Torino hanno organizzato, nell’ambito del progetto LIFE WolfAlps EU di cui sono partner, due corsi di formazione per giornalisti che si sono svolti l’8 e il 22 giugno. Si è trattato di due eventi dal titolo «Quando il lupo fa notizia», inseriti nel quadro dell’aggiornamento professionale obbligatorio riconosciuto dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti, con il rilascio dei crediti formativi, che ha visto la partecipazione di 110 operatori di carta stampata, radio, televisione e testate web, provenienti da 7 Ordini Regionali diversi collegati on-line a causa delle restrizioni da Covid-19.

L’obiettivo dell’iniziativa è stato fornire ai giornalisti interessati all’argomento lupo una serie di nozioni scientifiche utili a divulgare in maniera corretta le notizie che sempre più spesso riguardano il grande carnivoro. Con un atteggiamento laico che contraddistingue il modus operandi degli enti organizzatori e la filosofia del LIFE WolfAlps EU, i relatori hanno illustrato le opportunità e le problematiche che il ritorno del predatore ha portato in Italia. In un contesto di forte polarizzazione tra chi è a favore e chi è contrario ai lupi, il ruolo dei media diventa indispensabile per diffondere un’informazione fondata su basi scientifiche e per contrastare le fake news, senza negare il ruolo e le ragioni dei diversi portatori di interesse, quelle porzioni di popolazione che si trovano a convivere da vicino con la presenza dell’animale selvatico.

Il filo conduttore di entrambi gli appuntamenti ha riguardato le diverse situazioni in cui il mondo del giornalismo e dell’informazione è chiamato a occuparsi di lupo. Durante il corso dell’8 giugno, con la moderazione di Carla Gatti, direttore della comunicazione per Città Metropolitana di Torino, l’introduzione è stata affidata a Michele Ottino, direttore delle Aree Protette delle Alpi Cozie, che ha illustrato al pubblico gli obiettivi e le finalità del progetto LIFE WolfAlps EU il cui obiettivo, nella programmazione 2019-2024, è migliorare la coabitazione tra lupo e attività umane all’interno del territorio alpino. In maniera chiara e competente, Ottino ha presentato i diversi enti che partecipano al progetto, le strategie operative messe in campo e le risorse economiche a disposizione.

In seguito, la parola è passata a Laura Scillitani, communication manager presso il Muse di Trento, che ha preparato una presentazione a partire dalla rassegna stampa degli articoli che trattano di lupi, analizzando la maniera con cui i media affrontano la tematica approfondendo anche la tipologia di glossario che viene utilizzato. Complessivamente sul tema del carnivoro, l’ufficio comunicazione del progetto LIFE WolfAlps EU ha raccolto e catalogato oltre 1500 articoli, tra carta stampata e web, che Scillitani ha esaminato per individuare le strategie più efficaci con cui fornire ai lettori informazioni possibilmente neutre utilizzando attentamente la terminologia che troppo spesso assume toni forti, talvolta violenti. Inoltre, Scillitani ha fornito ai giornalisti collegati una serie di strumenti concreti per la verifica delle fake news.

Infine, l’ultimo intervento di giornata è stato affidato a Paola Bertotto, tecnico faunistico della Città Metropolitana di Torino, che ha fornito alcuni cenni di biologia ed etologia del lupo per aiutare a capire meglio le abitudini e i comportamenti della specie, entrando nel merito di un aspetto complesso come il suo conteggio.

La giornata del 22 giugno è stata moderata da Michele Fassinotti, Ufficio Stampa della Città Metropolitana di Torino, e ha visto il primo intervento di Luca Giunti, guardiaparco delle Aree protette delle Alpi Cozie, sul tema della matematica dei lupi, cioè sui numeri che nel dibattito pubblico relativo al predatore assumono un aspetto centrale, in particolare sul conteggio degli individui e sulle dimensioni della popolazione. La relazione di Giunti ha preso avvio dall’estinzione del predatore nelle Alpi verso gli inizi del ‘900 fino al suo ritorno a partire dall’esigua popolazione ancora rimasta nell’Appennino centrale da cui è iniziata una massiccia migrazione lungo l’intero arco alpino. Il suo intervento si è concentrato sulla difficoltà di fornire numeri e dati certi quando si scrive di lupi, sia per le loro abitudini comportamentali molto fluide, sia per la loro naturale ritrosia.

Successivamente a Valeria Salvatori, project manager dell’Istituto di Ecologia Applicata, il compito di spiegare «Il piano d’azione per la conservazione e gestione del lupo in Italia», partendo dalle motivazioni per cui il carnivoro è una specie protetta secondo le leggi italiane e della Comunità Europea. Entrando nel merito dell’importante documento operativo, Salvatori ha spiegato a che punto si trova il complesso processo di approvazione.

Per finire, l’ultimo intervento è stato affidato a Laura Scillitani del Muse di Trento che, nel doppio ruolo di biologa ed esperta di comunicazione, ha affrontato il tema dei lupi urbani e confidenti, uno degli argomenti che inizia ad affacciarsi nell’arena del dibattito pubblico a causa dell’espansione del predatore che lo sta portando ad avvicinarsi alle aree antropizzate. Si tratta di una tematica estremamente spinosa perché tocca direttamente una porzione sempre più ampia di popolazione che si deve confrontare con i pregiudizi e le paure di questa nuova convivenza, adottando al contempo una serie di precauzioni per prevenire l’insorgenza dei cosiddetti lupi confidenti, cioè animali selvatici che perdono la propria atavica paura degli esseri umani.

Entrambe le giornate hanno visto una partecipazione attiva dei giornalisti presenti che hanno contribuito con domande pertinenti e manifestazioni di interesse proseguite in alcuni casi anche dopo la fine del corso con richieste di ulteriori informazioni e approfondimenti.

Comunicato stampa: FormazioneGiornalisti_2021_AlpiCozie_1luglio2021.pdf

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