immagine
Photo credit Barbara Rizzioli

PITEM Biodiv'alp: rilievi in corso

Ente Parchi Alpi Cozie

zscPITEM biodiv'alpbiodiversità

Sono in corso i sopralluoghi sulle "aree di cantiere" PITEM Biodiv'alp progetto 3 GEBIODIV il cui obiettivo è la protezione e valorizzazione della biodiversità e degli ecosistemi alpini armonizzando i metodi di gestione degli Spazi Protetti Alpini e di cui la Regione Piemonte è capofila.

GEBIODIV si divide in 5 Work Packages (WP), che costituiscono le principali linee di lavoro del progetto, le prime 3 dedicate alla gestione amministrativa e alla comunicazione, la WP 3 e la WP 4 dedicate all'identificazione dei fattori di degrado degli habitat e sperimentazione di azioni di gestione su spazi e specie degradati per rafforzare la resilienza transalpina di fronte ai cambiamenti globali.

Foto Barbara Rizzioli; Silvia Alberti e Luca Giunti

Le Aree di cantiere sono aree umide che si è deciso di includere nell'attività 3.3 - Individuazione sul territorio transfrontaliero di ambienti vulnerabili e degradati da parte dei gestori delle aree protette e successivamente (tra quest'anno e il prossimo) saranno aree di lavoro per l'azione 4.3 - Sperimentazione di metodi di riqualificazione delle aree considerate degradate.
Le aree, già individuate, cartografate e schedate l'anno scorso, in quanto aree umide sottoposte a qualche forma di degrado (ad es. al pascolamento eccessivo), sono attualmente oggetto di studio per una precisa caratterizzazione in termini floristici e di habitat grazie alla preziosa collaborazione della ricercatrice Alessandra Gorlier, proveniente dall'Università dell'Arizona, e alla supervisione scientifica di IPLA, in particolare nella persona di Alberto Selvaggi, oltre alla collaborazione di personale qualificato dell'Ente Parchi Alpi Cozie.
Terminata la fase di sopralluogo, ieri è iniziata quella di rilievo vero e proprio, finalizzato a stabilire se le aree umide oggetto di cantiere sono effettivamente ascrivibili ad habitat di Direttiva. La maggior parte delle aree individuate potrebbe ricadere nell'habitat 7230 delle Torbiere basse alcaline.

Nel dettaglio, le aree umide interessate si trovano nelle Zone Speciali di Conservazione IT1110006 Orsiera, IT1110010 Salbertrand, IT1110026 Champlas, IT1110080 Val Troncea. A queste si aggiungerà un'area di cantiere nella ZSC IT1110058 del Lago Nero, dove la forte crescita di specie appartenenti al genere Potamogeton sta completamente chiudendo il pelo libero dell'acqua del lago e dove verrà fatto un sopralluogo nei prossimi giorni.

Mentre l'obiettivo specifico dei rilievi vegetazionali è la caratterizzazione delle aree individuate, l'obiettivo generale è la loro conservazione ed eventuale ripristino, mediante ad esempio la posa di recinzioni semi-mobili per evitare il pascolamento eccessivo e la creazione in alcuni casi di punti acqua per il bestiame, al fine di impedire l'abbeverata nelle aree umide, con loro conseguente depauperamento.

Potrebbe interessarti anche...