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Photo credit Silvia Alberti

Mortalità anomale di rana temporaria in alcuni laghetti di alta quota: effetti del cambiamento climatico?

Orsiera Rocciavré

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La rana temporaria, specie montana e collinare, con abitudini terricole è l’anfibio più comune sull'arco alpino dove vive in ambienti aperti come praterie e zone umide. I siti riproduttivi sono costituiti da piccoli laghetti, pozze d'alpeggio, torbiere, abbeveratoi.

Come tutti gli anfibi è un importante bioindicatore, caratterizzato da elevata sensibilità a alterazioni di parametri ambientali. È elencato in appendice III della convenzione di Berna e in appendice V della Direttiva europea Habitat 92/43/CEE (specie animali e vegetali di interesse comunitario il cui prelievo in natura e il cui sfruttamento potrebbero formare oggetto di misure di gestione).

I Parchi Alpi Cozie si occupano del monitoraggio dello stato di salute delle popolazioni note all’interno delle aree protette e delle ZSC per garantire la conservazione della specie e degli habitat riproduttivi.

Nel mese di aprile, è stato rilevato un episodio di mortalità che ha colpito la popolazione di Rana temporaria del Lago delle Rane, nel Comune di Usseaux. Gli esemplari rivenuti morti dall’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie sono stati sottoposti ad esame necroscopico, parassitologico, batteriologico e virologico dalla S.S. Acquacoltura, Ittiopatologia e biologia degli ambienti acquatici dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (IZS PLV).

Foto Paolo Pastorino e Silvia Alberti

Come evidenziato dal Dott. Paolo Pastorino, ricercatore sanitario biologo dell’Istituto Zooprofillatico, “le indagini hanno rilevato la presenza di Carnobacterium maltaromaticum , un batterio già isolato nel corso di alcuni episodi di mortalità in avannotterie di trota fario. Il batterio è stato isolato anche in alcuni salmonidi apparentemente sani provenienti da alcuni laghi di alta quota delle Alpi Cozie. Si ipotizza che il microorganismo isolato sia opportunista e che l’innalzamento delle temperature avvenuto ad inizio aprile abbia causato uno stress nelle rane, con il sopravvento del batterio.

Analoga situazione si è verificata a maggio nel laghetto adiacente al rifugio Selleries (Comune di Roure), dove il personale dell’ASL TO3 e dell’Ente Parco hanno rinvenuto alcuni soggetti moribondi di R. temporaria. Le indagini sanitarie, effettuate sempre dall’IZS PLV, hanno rilevato la presenza di Aeromonas bestiarum, un altro patogeno opportunista.

Gli anfibi di tutto il mondo stanno subendo preoccupanti cali di popolazione e la diffusione di diversi agenti patogeni sembra essere la principale causa del loro declino. Si prospetta quindi una situazione piuttosto preoccupante per le popolazioni montane di Rana temporaria, dove gli effetti avversi del cambiamento climatico sembrano avere il sopravvento.

In quanto opportunisti, si tratta di batteri generalmente poco o affatto virulenti, che possono però diventare patogeni per l’ospite approfittando di una situazione di stress e minor resistenza, in questo caso causata da condizioni climatiche sfavorevoli eccezionali. Non sono pericolosi per l’uomo.

Comunicato stampa: CS_Rane_01lug2021.pdf

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