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Phote credit Luca Anselmo

Mantide nana europea: una nuova sorpresa dalle Oasi Xerotermiche della Valle di Susa

Riserva Foresto Riserva Chianocco

oasi xerotermiche della valle di susamantide nanaricerca scientifica

Comunichiamo con soddisfazione l'uscita di un nuovo articolo scientifico di Luca Anselmo, ricercatore e collaboratore del Parco che in qualità di esperto aderisce alla  Comunità custode di biodiversità Praterie e orchidee - Rocciamelone nell'ambito del progetto Pitem Biodivalp.

L'articolo, pubblicato sulla rivista Bulletin of Insectology è dedicato al primo ritrovamento della mantide nana europea (Ameles spallanzania) sulle Alpi occidentali e più precisamente nelle Oasi Xerotermiche di Foresto e Chianocco.

Questa affasciante seppur piccola mantide tipica delle regioni mediterranee, sta mostrando una rapida espansione nel Nord Italia, soprattutto verso Nord-Est ed ora anche sulle Alpi Cozie e la sua prima osservazione si è rivelata un dato quanto mai interessante.

Non si può dire con certezza se sia giunta di recente o presente da tempo così come altre specie tipicamente mediterranee osservate nelle Oasi Xerotermiche (come la Saga pedo segnalata già a partire dal 2017 dallo stesso Anselmo), ma la vicinanza di alcuni individui alla linea ferroviaria suggerisce che le recenti osservazioni possano essere correlate a una nuova colonizzazione piuttosto che a una popolazione relitta. Solo approfondite analisi genetiche potrebbero chiarire la situazione.

Così come ipotizzato per altri siti del Nord Italia, è plausibile che sia arrivata con la ferrovia . In questo senso le temperature degli ultimi anni potrebbero aver giocato un ruolo importante nel successo della sua colonizzazione. Per valutare questi aspetti, Anselmo sta elaborando impegnativi modelli climatici.

Nell'articolo sono riportate le prime segnalazioni della specie nelle Alpi Occidentali (Val di Susa), nel Sito Natura 2000 IT1110030.
In data 9 settembre 2021 a circa 500 metri di quota, un primo maschio adulto di Ameles spallanzania è stato accidentalmente osservato dall'autore su un ciuffo d'erba. L'11 settembre successive ricerche hanno permesso di trovare diversi esemplari di entrambi i sessi, nei pressi della prima osservazione. Il 13 e 14 settembre sono stati esaminati 60 siti selezionati casualmente e complessivamente sono stati osservati 19 esemplari adulti, a cui si aggiungono altri due osservati nel mese di ottobre.

Sono state effettuate alcune indagini per valutare il rapporto tra l'habitat e la sua presenza-assenza. I risultati indicano una preferenza per ambienti scarsamente e vegetati con piante erbacee da fiore tipiche delle zone aride e di ambienti caldi, che ben caratterizzano il clima del sito.

Sarà importante nei prossimi anni monitorare il sito e le aree adiacenti per verificare se si tratti di una popolazione stabile e osservare eventuali espansioni della specie.

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