immagine
Gran Bosco di Salbertrand - Foto Elena Regazzoni

I grandi cantieri nella prospettiva del bosco. Storia ambientale dellʼarchitettura nel Regno di Sardegna

Ecomuseo Colombano Romean Gran Bosco di Salbertrand

boscosavoiatesiecomuseo colombano romeanparco gran bosco di salbertrand

I nostri complimenti alla dottoressa Martina Motta che, lo scorso 5 ottobre, ha discusso la tesi di Dottorato di ricerca in "Architettura. Storia e Progetto" del Politecnico di Torino premiata con lode.

La tesi, dal titolo "I grandi cantieri nella prospettiva del bosco. Storia ambientale dellʼarchitettura nel Regno di Sardegna" ha visto la dottoressa Motta impegnata nelle sue ricerche presso gli archivi storici e le biblioteche dell'Alta Valle di Susa, in particolare a Salbertrand e nella biblioteca del Centro di Documentazione del Parco del Gran Bosco e dell'ecomuseo Colombano Romean.

È nota l'importanza che i boschi dell'Alta Valle e il Gran Bosco hanno rivestito nel 1700. Un valore dettato all'epoca da motivazioni di tipo economico in quanto le abetine oggi protette dal Parco hanno fornito il legname per le grandi travature a vena diritta delle più significative opere di ingegneria militare e civile di casa Savoia, quali l’Arsenale di Torino, la Basilica di Superga e la Reggia della Venaria Reale.

La ricerca, poprio partendo dai grandi palazzi e monumenti sabaudi di Torino si è spostata in Valle di Susa per studiare i suoi boschi e ricostruire la forte connessione tra Torino e l'Alta Valle per tutto il Settecento, portando alla luce scoperte storiografiche interessanti. 

Il progetto di ricerca si propone di analizzare le architetture torinesi d’Età barocca del Regno di Sardegna attraverso una nuova prospettiva, quella dei territori da cui è stato estratto il legname da costruzione.

Ad oggi, abbiamo un’esaustiva bibliografia relativa alle architetture sabaude più note, come Palazzo Reale, il Teatro Regio, l’Arsenale, e le palazzine del loisir, la Venaria Reale o la palazzina di Caccia di Stupinigi. Tuttavia la ricerca storiografica si è sempre concentrata sull’analisi del manufatto architettonico compiuto, quindi a cantiere ultimato. Cosa accadde prima e altrove?

Attraverso la selezione di due casi studio specifici, il Teatro Regio e la Basilica di Superga, la ricerca espande temporalmente e spazialmente l’indagine, focalizzandosi sulla filiera del legno: da quali boschi proveniva il legname impiegato in carpenteria; quali tecniche di estrazione vennero impiegate; che modalità di trasporto del legname, dalle montagne fino a Torino; quale possibile impatto sui territori locali.

Il contesto di studio dei cantieri urbani diventa quindi l’Alta Valle di Susa, nelle Alpi occidentali.

Sabato 9 marzo 2024 ore 17 a Salbertrand, sede Parco naturale del Gran Bosco e Ecomuseo Colombano Romean la tesi verrà presentata al pubblico.

Potrebbe interessarti anche...