Il progetto ha come obiettivo di far conoscere agli studenti l’unica testimonianza sul territorio piemontese, assieme all’anfiteatro morenico di Ivrea, di un anfiteatro morenico pedemontano che costituisce una piacevole oasi di verde e di tranquillità a pochi chilometri dal caos urbano.
L’anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana è situato allo sbocco in pianura della Val di Susa ad ovest di Torino, tra i fiumi Dora Riparia e Sangone.
La bellezza paesaggistica dell’anfiteatro morenico si sovrappone poi al suo significato paleo-ambientale; le sue peculiari caratteristiche geologiche e geomorfologiche hanno fatto da teatro a importanti avvenimenti preistorici e storici; le risorse naturali disponibili hanno determinato lo sviluppo di particolari forme, espressioni e attitudini della cultura locale e, in un’ottica di geo-conservazione, tale formazione rappresenta quindi un paesaggio piemontese sicuramente prezioso e sensibile.
La collina morenica di Rivoli-Avigliana congiunge l’area protetta dei Laghi all’area attrezzata della collina di Rivoli, toccando inoltre il biotopo del Moncuni. In diversi punti ci sono collegamenti ecologici con le aste fluviali della Dora Riparia e del Sangone. Benché non sia facile scorgerli, gli animali della collina sono numerosi: popolano l’area piccoli e grandi mammiferi (ricci, tassi, lepri, scoiattoli, ghiri, quercini, pipistrelli, talpe, donnole, faine, volpi, cinghiali, caprioli) e ancora anfibi, rettili, uccelli (circa 60 specie di cui metà migratrici e metà stanziali) e un’interessante fauna di invertebrati che comprende tra le altre molte specie di farfalle.
Nei boschi dell’anfiteatro morenico aviglianese è possibile incontrare numerosi e importanti massi erratici, spesso di ragguardevoli imensioni, silenziose testimonianze del glacialismo quaternario in queste valli. I massi erratici costituiscono ancora oggi l’evidenza geologica più spettacolare e significativa, testimonianze della presenza di un antico ghiacciaio e in particolare della sua capacità di trasportare materiale di grandi dimensioni per lunghe distanze.
Un'escursione sulla collina morenica alle spalle del Lago Grande di Avigliana e alla palude dei Mareschi per conoscere l'unica testimonianza sul territorio piemontese, assieme all’anfiteatro morenico di Ivrea, di un anfiteatro morenico pedemontano
Un'attività didattica per scoprire la geologia e geomorfologia del territorio ma anche la fauna e flora del Parco attraverso osservazione e giochi di squadra.
La proposta si articola in due momenti:
Tutto l'anno
Treno o autobus
Costo a carico della scuola
Per modalità di prenotazione, tariffe e informazioni consulta la pagina dedicata
Il progetto ha come obiettivo di far conoscere agli studenti l’unica testimonianza sul territorio piemontese, assieme all’anfiteatro morenico di Ivrea, di un anfiteatro morenico pedemontano che costituisce una piacevole oasi di verde e di tranquillità a pochi chilometri dal caos urbano.
L’anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana è situato allo sbocco in pianura della Val di Susa ad ovest di Torino, tra i fiumi Dora Riparia e Sangone.
La bellezza paesaggistica dell’anfiteatro morenico si sovrappone poi al suo significato paleo-ambientale; le sue peculiari caratteristiche geologiche e geomorfologiche hanno fatto da teatro a importanti avvenimenti preistorici e storici; le risorse naturali disponibili hanno determinato lo sviluppo di particolari forme, espressioni e attitudini della cultura locale e, in un’ottica di geo-conservazione, tale formazione rappresenta quindi un paesaggio piemontese sicuramente prezioso e sensibile.
La collina morenica di Rivoli-Avigliana congiunge l’area protetta dei Laghi all’area attrezzata della collina di Rivoli, toccando inoltre il biotopo del Moncuni. In diversi punti ci sono collegamenti ecologici con le aste fluviali della Dora Riparia e del Sangone. Benché non sia facile scorgerli, gli animali della collina sono numerosi: popolano l’area piccoli e grandi mammiferi (ricci, tassi, lepri, scoiattoli, ghiri, quercini, pipistrelli, talpe, donnole, faine, volpi, cinghiali, caprioli) e ancora anfibi, rettili, uccelli (circa 60 specie di cui metà migratrici e metà stanziali) e un’interessante fauna di invertebrati che comprende tra le altre molte specie di farfalle.
Nei boschi dell’anfiteatro morenico aviglianese è possibile incontrare numerosi e importanti massi erratici, spesso di ragguardevoli imensioni, silenziose testimonianze del glacialismo quaternario in queste valli. I massi erratici costituiscono ancora oggi l’evidenza geologica più spettacolare e significativa, testimonianze della presenza di un antico ghiacciaio e in particolare della sua capacità di trasportare materiale di grandi dimensioni per lunghe distanze.
Un'escursione sulla collina morenica alle spalle del Lago Grande di Avigliana e alla palude dei Mareschi per conoscere l'unica testimonianza sul territorio piemontese, assieme all’anfiteatro morenico di Ivrea, di un anfiteatro morenico pedemontano
Un'attività didattica per scoprire la geologia e geomorfologia del territorio ma anche la fauna e flora del Parco attraverso osservazione e giochi di squadra.
La proposta si articola in due momenti:
Tutto l'anno
Treno o autobus
Costo a carico della scuola
Per modalità di prenotazione, tariffe e informazioni consulta la pagina dedicata