MINIERE E METALLURGIA NELLE ALPI OCCIDENTALI

Sabato 11 ottobre alle ore 18.00 presso la sede del Parco Gran Bosco di Salbertrand

LE ALPI NELL'INFINITO : Miniere e metallurgia nelle Alpi Occidentali: un ventennio di ricerche geo-archeologiche e storico-ambientali

interventono Maurizio ROSSI e Anna GATTIGLIA
a cura del Centro Ricerche Cultura Alpina

Questi i temi che saranno affrontati e divulgati nel corso della serata:

"Le risorse minerarie delle Alpi Occidentali attirano da millenni l'attenzione dell'uomo. Ferro, piombo, rame, argento, oro e anche cobalto sono ancora oggi insurrogabili materiali strategici. Salvo rare eccezioni, i giacimenti non sono mai stati molto ricchi né molto redditizi. Ciò nonostante essi sono stati capillarmente sfruttati, talora inseguiti sino sulle vette delle montagne. A dispetto della inevitabile stagionalità, dovuta alle severe condizioni climatiche, l'estrazione mineraria ha sempre svolto un ruolo non indifferente nell'economia delle popolazioni e degli stati alpini e subalpini.

Le testimonianze archeologiche dello sfruttamento dei giacimenti risalgono in alcuni casi all'inizio dell'età del bronzo e forse all'età del rame, in pieno terzo millennio a.C. A partire dal medioevo, alle fonti archeologiche inizia ad accompagnarsi la documentazione scritta: il raffronto tra il dato materiale e quello documentario permette di comprendere meglio l'evoluzione delle tecniche, l'estensione dei mercati, l'impatto sull'ambiente.
Una volta estratto, prima di poter essere avviato ai forni e alla produzione di semilavorati e oggetti metallici, il minerale deve essere trattato, ossia arricchito, lavato, arrostito, saggiato. Queste operazioni di mineralurgia e metallurgia hanno lasciato dietro di sé cospicue testimonianze materiali, dapprima in alto, nelle immediate vicinanze delle miniere, poi, con il progredire degli impianti di trattamento a forza idraulica e l'aumento del consumo di combustibile, sempre più in basso nelle valli, vicino ai corsi d'acqua e alle foreste.
Il discorso si basa interamente su dati di prima mano, raccolti sul terreno e in archivio nel corso di un ventennio di ricerche, da Saint-Véran e Villar-d'Arène (Hautes-Alpes) nell'età del bronzo, alla val Sessera (Biella) in età moderna e contemporanea, passando per la val di Viù (Torino) nel medioevo" (Dr. Luca Patria)

Scarica la locandina:

MINIERE_LOCANDINA_11_ott_2014.pdf