Presentazione del libro La roba savouiarda - Meana di Susa - RIMANDATA AL 16 DICEMBRE

chantar l'uvernchambra d'oc

RIMANDATA AL 16 DICEMBRE 2017

Ore 21.00 - Salone polivalente di Meana di Susa
Presentazione del libro di Marco Rey e Franca Nemo "La roba savouiarda" ed. Chambra d'oc.

La roba savouiarda è termine usato per nominare il vestito tradizionale dei comuni di Ferrera Moncenisio, Novalesa, Venaus, Giaglione nelle valli Cenischia e Susa.

In alta Maurienne: nei comuni di Bramans, Termignon, Aussois, Lanslebourg, Lanslevillard, Bessans e Bonneval è detto anche La Mauriennaise.

Gli abiti di Gravere, Meana, Mattie e Mompantero, anch'essi inclusi nel nostro lavoro, innestano su una base “savoiarda” elementi del confinante mondo occitano: uso costante della cuffia bianca, tipica del Delfinato o aree circostanti, scialli e grembiuli dai colori più vivaci.

Molto spesso si crede che l’abito tradizionale sia quello che si vede indossato in qualche festa paesana, esposto all’interno di un museo, o sfoggiato in occasione di qualche mostra.

In realtà ciò che in questi casi viene presentato al pubblico è una ricostruzione dell'abito di una certa località che sarà chiamato costume.

Solitamente vengono così riproposti quelli più belli, abbastanza ben conservati, corredati da preziosi ornamenti; si tratta in genere di abiti festivi o cerimoniali, di sicura attrattiva per l’osservatore.

Il libro vuole sottolineare che la storia dell’abbigliamento rurale non si ferma ad una visione così unilaterale, incentrata tutta sul puro aspetto estetico.

L’abito con cui si lavorava in casa e nei campi, dall’alba al tramonto, usato fino ad essere riciclato come straccio, non lo si mostrava ad estranei, ma, in realtà, era il vero testimone di un’esistenza fatta anche di stenti e sofferenze.

Riscoprire, anche, questi indumenti, significa investirli della giusta importanza scientifica: sono loro i portatori di qualificate testimonianze sul rapporto abbigliamento-territorio...

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