Carta geologica del campo trincerato dell'Assietta - Spartiacque Susa-Chisone (AlpiCozie)

Studio multidisciplinare storico-geologico sull'area interessata dalla battaglia dell'Assietta (19 luglio 1747)

L'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie e il CNR - Istituto di Geoscienze e Georisorse di Torino hanno realizzato uno studio multidisciplinare sui luoghi resi noti dalla battaglia dell'Assietta del 19 luglio 1747 durante la Guerra di Successione Austriaca. Si tratta di un lavoro che mette insieme due diversi approcci, quello geologico e quello storico, per offrire delle nuove chiavi di lettura sull'uso militare dell'intera dorsale. La carta pubblicata contiene le informazioni rilevate sul terreno, arricchite da legende geologiche e antropiche ed è corredata da spiegazioni ed informazioni sull'orogenesi alpina, sull'azione dei ghiacciai e sui fenomeni geomorfologici.

Questi aspetti interagiscono con le descrizioni storiche che raccontano le vicende belliche, soprattutto settecentesche. Citando gli autori di questo lavoro:
"L'analisi congiunta delle vicende militari del 1747 e del contesto naturale nel quale si sono svolte ha messo in risalto come le caratteristiche geo-morfologiche del territorio dell'Assietta abbiano condizionato le scelte effettuate nella battaglia combattuta tre secoli fa. Il confronto tra arte fortificatoria e paesaggio geologico offre quindi una diversa chiave di lettura atta a fornire nuove prospettive nell'interpretare gli avvenimenti del passato".

(la carta è in vendita a 8,00 € presso le sedi dei Parchi Alpi Cozie).
 

Contact people

Bruno Usseglio (guardiaparco Parco naturale Val Troncea) - usseglio@alpicozie.eu

Collaborations

CNR - Istituto di Geoscienza e Georisorse di Torino.
Responsabili scientifici del progetto e allestimento cartografico ed editoriale:
Gianfranco Fioraso (CNR), Pietro Mosca (CNR), Bruno Usseglio (Parco Alpi Cozie).

Insights

https://www.parks.it/parco.gran.bosco.salbertrand/pun_dettaglio.php?id_pun=513
https://www.stradadellassietta.it/
https://www.esercito.difesa.it/Comunicazione/RivistaMilitarehome/indice/2013/Documents/rivmil_1_13_art11.pdf