Non è semplice e forse non è neppure importante spiegare perchè ogni epoca, ogni forma di vita, ogni uomo abbia le sue caratteristiche.
Ognuno ha i propri piaceri, soddisfa le proprie voglie, al limite si impone dei doveri. Qualcuno si pone dei quesiti riguardo al futuro, il che è molto temerario. Altri si interrogano sul passato, sugli avvenimenti veri, sul vissuto e li analizza da bravo storico.
Altri si pongono interrogativi sul passato dei loro antenati. Come si chiamavano i miei avi? Perchè avevano quel nome? Da dove venivano? Come vivevano? In che modo pensavano?
Quale poteva essere l'influenza dei mass media che in quell'epoca remota erano appannaggio del religioso o del castellano?
La ricerca, la risalita nella storia della propria famiglia rappresenta forse una curiosità, ma certamente anche il bisogno di rimanere legati a un processo di civilizzazione che ha contribuito ad essere ciò che siamo diventati all'inizio del terzo millennio.
Proviamo dunque a tornare indietro nel tempo ed immaginiamo le nostre ancestrali famiglie.
Il difficile viene ora: per restare il più possibile vicino alla realtà bisogna tuffarsi nella memoria, nei nostri ricordi.
Cominciamo da mio padre il quale piano piano mi raccontava la sua gioventù che lo aveva molto segnato, con un'adorazione per il nonno e la vita in una frazione isolata in alta montagna. Cercherò di essere fedele ai suoi racconti. Ho anche avuto la fortuna di trascorrere tante volte le vacanze respirando quell'aria pura delle foreste di larice. Ho issuto un po' la vita delle generazioni passate. Spero che i miei ricordi non mi tradiscano e che qualche fatto particolare aiuti a ricostruire la vera peculiarità di queste famiglie per le quali non nascondo il mio orgoglio e la mia ammirazione.
Il libro è disponibile presso le sedi del Parco e durante gli eventi e fiere del territorio.