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Incontro con allevatori e operatori nel settore della zootecnia - Foto Simone Bobbio

Prevenire i danni da lupo: un incontro tematico per gli allevatori

Ente Parchi Alpi Cozie

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Lo scorso mercoledì 10 aprile 2024 l’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie ha organizzato ad Avigliana un incontro tematico dedicato ad allevatori e operatori nel settore della zootecnia sulle migliori strategie di convivenza con il lupo. L’iniziativa si è svolta all’interno del progetto Life WolfAlps EU di cui i Parchi delle Alpi Cozie sono partner con la collaborazione del Comune di Avigliana che ha ospitato la conferenza nella sala consigliare e della Asl To3.

Obiettivo della serata: fornire una serie di conoscenze e competenze per difendere in maniera efficace il proprio bestiame dagli attacchi del predatore selvatico.

Gli interventi sono stati affidati a Luca Giunti, guardiaparco delle Aree Protette delle Alpi Cozie, Silvia Dalmasso, veterinaria e funzionaria dell’Asl To3, e Umberto Vesco, veterinario e responsabile delle squadre di intervento e prevenzione costituite in seno al progetto Life WolfAlps Eu.

L’introduzione è stata affidata a Luca Giunti nella doppia veste di naturalista appassionato di lupi e funzionario di vigilanza in un ente i cui obiettivi statutari sono la tutela ambientale e la difesa delle attività umane tradizionali che vi si praticano. Proprio il settore della pastorizia, in particolare durante la stagione della monticazione estiva, è quello che subisce maggiormente le conseguenze – e i danni – del ritorno del grande predatore nelle Alpi. Un processo irreversibile, come sostiene Giunti, sia perché provocato dall’abbandono della montagna da parte degli esseri umani, sia perché favorito dalle norme di protezione di cui gode la specie lupo.

A seguire, Umberto Vesco ha riportato osservazioni e considerazioni raccolte durante decine di sopralluoghi effettuati presso allevamenti e alpeggi nel suo ruolo di responsabile della Wolf Prevention Intervention Unit. In particolare, Vesco ha sottolineato l’importanza di utilizzare correttamente i recinti elettrici dopo aver constatato in numerose occasioni che la potenza di corrente trasmessa non era sufficiente per dissuadere i lupi dal tentare di superarle. Si tratta di una problematica emersa recentemente e osservata in alcune zone dove i predatori si erano abituati a effettuare le predazioni sui domestici all’interno delle reti elettrificate proprio perché – come emerso da indagini più approfondite – l’energia trasmessa non era in grado di fornire una scossa significativa all’animale che la toccava.

Infine, ha preso la parola Silvia Dalmasso, che ha illustrato l’importanza dell’adozione di cani da guardiania per proteggere il bestiame d’allevamento dagli attacchi dei lupi. In qualità di veterinaria, Dalmasso ha una lunga esperienza di lavoro con cani di razza pastore maremmano-abruzzese sia dal punto di vista della selezione e addestramento, sia in fase di valutazione dell’efficacia. Il suo intervento ha quindi avuto la funzione di fornire ai presenti le principali indicazioni per riconoscere e intervenire sulle problematiche che possono sorgere durante l’impiego di questi preziosi aiutanti degli esseri umani.

Gli allevatori in sala hanno partecipato attivamente alla conferenza con interventi e domande da cui sono emersi spunti interessanti di discussione e riflessione. In particolare, lo stress affrontato dai pastori, costretti a fare letteralmente la guardia giorno e notte alle proprie greggi e mandrie. Senza contare alcuni incontri ravvicinati con i lupi che alcuni presenti hanno raccontato con un misto di paura e rabbia. Problematiche ben note tra gli esperti intervenuti, ma non di facile soluzione se non con il contributo di tutti gli attori coinvolti.

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