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Le miniere del Beth: una storia europea

Val Troncea

Resoconto di una giornata di mezza estate, a cura di Bruno Usseglio                                                                                             

Lo scorso 19 luglio a Pragelato nella sala conferenze del Parco naturale Val Troncea si è tenuto un convegno per ricordare i 110 anni dalla valanga del Beth dove morirono 81 minatori.

L'occasione è stata brillantemente raccolta da relatori per raccontare le nuove ricerche che si sono sviluppate in questi ultimi 10 anni.
Nel 2004, infatti, l'ente Parco aveva organizzato diverse iniziative per ricordare il centenario dalla sciagura presentando lo stato delle conoscenze di allora in convegni, mostre e pubblicazioni.

Il convegno di luglio è stato introdotto dalla Direttrice del Parco Laura Castagneri e dal Sindaco di Pragelato Monica Berton
(l'intervento è visibile all'indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=CdF4MxI4XSk).

Ha aperto la sessione mattutina Dario Seglie. Il Direttore del CeSMAP ha ricordato la campagna di ricerca che l'importante Centro Studi di Pinerolo aveva svolto in località "fonderia la Tuccia" (http://www.youtube.com/watch?v=P0UocPAuiN8&feature=youtu.be).

Gianfranco Fioraso, CNR - Istituto di Geoscienze e Georisorse di Torino, ha illustrato la geologia della Val Troncea rendendo piacevolmente facile una materia normalmente "ostica" ai non appassionati (https://www.youtube.com/watch?v=N8YxCjUoj54).

Fabio Giacometti, dell'Università degli Studi di Pavia, si è ulteriormente addentrato sulle rocce del Beth-Ghinivert incuriosendo i presenti facendoli partecipi del viaggio che i campioni di rocce hanno fatto sino in Australia (https://www.youtube.com/watch?v=6SbQ0QbWKGE).

La mattinata si è conclusa con l'intervento di Domenico Rosselli, dell'Ente Alpi Cozie - Parco naturale Val Troncea, che si è soffermato sull'inedito memoriale di Pietro Giani scritto nella seconda parte del XIX secolo (https://www.youtube.com/watch?v=BfuHYpL4jb0).

Questi interventi hanno avuto il merito di presentare l'attività estrattiva del Beth sotto un'ottica diversa, con una prospettiva non solo locale, ma internazionale, almeno europea, limpido esempio del valore imprenditoriale torinese capace di attirare capitali da oltre le frontiere.

Al pomeriggio, i ricercatori Gian Vittorio Avondo e Daniele Castellino hanno ripercorso lo sfruttamento del giacimento sino al 1904, soffermandosi in particolar modo sulle vicende collegate alla tragica valanga (https://www.youtube.com/watch?v=2d_bq-SrgDg).

Bruno Usseglio, dell'Ente Alpi Cozie - Parco naturale Val Troncea, ha rievocato, dai giornali dell'epoca, notizie sulla miniera e sul personale di servizio oggi dimenticate (https://www.youtube.com/watch?v=-ENKHk1xBHE).

Gli studiosi Federico Magrì e Paolo Jannin si sono soffermati invece sugli ultimi tentativi di ripresa dell'attività estrattiva compiute intorno agli anni '40 del Novecento, facendo conoscere particolari anch'essi inediti (https://www.youtube.com/watch?v=rfwHBeoWKoo).

Il ricercatore Diego Priolo ha preso per mano i presenti portandoli nel mondo attraente della leggenda mettendo l'accento su aspetti afferenti alla sfera umana e al rapporto con il territorio (https://www.youtube.com/watch?v=AidzOJEYITc).

Ha concluso Alba Meirone, dell'Ente Alpi Cozie - Parco naturale della Val Troncea, illustrando un progetto recente riguardante la realizzazione di un percorso autoguidato nella località "fonderia la Tuccia" (https://www.youtube.com/watch?v=SfoKXu3THxU).

Se certamente non rivedremo più in funzione le miniere, alcune prospettive per la loro valorizzazione sono possibili, a cominciare dal progetto Geoparco. Un turismo culturale consapevole e sostenibile, condiviso dai diversi enti locali, può essere un elemento davvero importante da giocare per rilanciare il nostro territorio.

Uno speciale ringraziamento va all'associazione culturale La Valaddo che ha ripreso i diversi interventi e ai relatori che hanno acconsentito di pubblicarli in rete.ù

(Nell'immagine l'imbocco della miniera Bernard al colle del Beth - Archivio PNVT - Bruno Usseglio)