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Photo credit Domenico Rosselli

In Val Troncea un dottorato di ricerca dedicato all'Ecologia degli uccelli migratori alpini

Val Troncea

avifaunauniversità degli studi di Torino

Il 21 marzo presso l’Aula Magna dell’Orto Botanico di Torino si è svolta la discussione della tesi del dottorato di ricerca “Ecologia degli uccelli migratori alpini: relazione tra uso dell’habitat e strategia migratoria” svolto dalla Dott.ssa Martha Maria Sander nel triennio 2019-2021 presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell'Università di Torino col supporto del gruppo di ricerca coordinato dal Professor Dan Chamberlain.

Si tratta della conclusione di un articolato studio svolto interamente sul territorio del Parco naturale Val Troncea in collaborazione con l’Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie, che ha riguardato l’ecologia degli uccelli migratori in montagna, con particolare riferimento ad una specie tipica della prateria alpina, il Culbianco Oenanthe oenanthe.

Sono stati studiati i fattori chiave legati alla presenza di queste popolazioni sul territorio del Parco, quali la struttura dell’habitat, la disponibilità delle prede, l’influenza del microclima e degli aspetti gestionali del territorio come il pascolo, che determinano il successo riproduttivo di questa specie migratrice a lungo raggio. Nel triennio di campo nelle aree campione sulle quali si è svolto lo studio sono stati censiti tutti i nidi, adulti e pulcini sono stai marcati con la tecnica della cattura ed inanellamento a scopo scientifico e alcune decine di esemplari sono stati dotati di geolocator per studiarne le rotte seguite durante la migrazione che li porta dalla val Troncea fino al Sud Africa e ritorno.

I dati ottenuti, oggetto di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, hanno consentito di approfondire significativamente la conoscenza di questa specie ed ottenere elementi utili anche per la sua conservazione e quella degli habitat da questa frequentati, seriamente minacciati dai cambiamenti climatici in corso.

Oltre la dott.ssa Sander, berlinese formatasi all’Università di Postdam, i tre anni di campo hanno visto la partecipazione di numerosi studenti anche provenienti da Università straniere: francesi, olandesi, inglesi, tedeschi e italiani hanno condiviso una comune e importante esperienza formativa anche grazie al costante supporto fornito dai Parchi delle Alpi Cozie.

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