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Photo credit Barbara Rizzioli

Custodi di biodiversità ritrovata

Ente Parchi Alpi Cozie

biodiversitàPITEM biodiv'alp

Alla ricerca delle orchidee quattro anni dopo il grande incendio

Il percorso della biodiversità torna sui sentieri delle Oasi Xerotermiche della Valle di Susa, dove abbiamo già osservato da vicino la cavalletta Saga pedo. Oggi le immagini esclusive di questo video sono dedicate alla stupefacente biodiversità floristica di questi versanti: questo Sito Natura 2000, di poco più di 1200 ettari, pari allo 0,05% della superficie piemontese, ospita infatti il 14% della flora regionale, tra cui 23 specie di orchidee selvatiche, oltre a molte specie stenomediterranee, cioè piante ad areale mediterraneo con distribuzione costiera o in zone a clima simile. La maggior parte di queste entità floristiche sono legate alle praterie xeriche, che qui costituiscono habitat di interesse prioritario, codificate come 6210* Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte di cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) con stupenda fioritura di orchidee, e 6240* Formazioni erbose steppiche sub-pannoniche, come evidenziato dal lavoro fatto tra il 2013 e il 2019 dal Progetto LIFE Xerograzing.

Questa isola mediterranea valsusina è stata colpita nel mese di ottobre del 2017 da un incendio, che ha interessato la maggior parte delle praterie xerotermiche monitorate dal LIFE Xerograzing. Oggi, a distanza di quasi quattro anni dalle fiamme, grazie al Progetto PITEM Biodiv’ALP e alla certosina pazienza dell’agronomo Giampaolo Bruno e della naturalista Elisa Davì, torniamo su quegli assolati versanti, dove pian piano le orchidee tornano a far capolino, regalandoci di nuovo il loro tripudio di colori e delicatezza.

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