Dal 2018 l'Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie aderisce all'IBM INTERNATIONAL BEARDED VULTURE MONITORING e anche per il 2019 conferma la partecipazione alla rete tra parchi regionali, nazionali e organizzazioni non governative di diversi paesi europei che collaborano per la salvaguardia del Gipeto (Gypaetus barbatus).
Coinvolti fin dal suo avvio nel progetto di reintroduzione del gipeto sull'arco alpino, il Parco naturale Orsiera Rocciavrè, il Parco naturale Gran Bosco di Salbertrand e il Parco naturale Val Troncea dal 1998 aderiscono alla Rete Osservatori Alpi Occidentali (ROAO) occupandosi della divulgazione di notizie sul progetto e di raccogliere dati e segnalazioni sull'osservazioni dei gipeti in dispersione territoriale nelle vallate delle Alpi Cozie.
Il progetto di reintroduzione del gipeto sulle Alpi rappresenta un esempio unico di cooperazione internazionale che dopo 25 anni di storia sta raggiungendo importanti risultati con presenza di coppie riproduttrici su quasi tutto l'arco alpino, dove nel secolo scorso i grandi "veleggiatori" hanno rischiato l'estinzione a causa della persecuzione dell'uomo. Solo una collaborazione a lungo termine e l'impegno di tutti i partner potrà garantire la conservazione della specie, grazie anche ad un prezioso lavoro di monitoraggio, raccolta dati e di divulgazione del progetto. Per gestire i numerosi dati raccolti è stato istituito l'International Bearded Vulture Monitoring (IBM) che dal 2014 è gestito dalla VCF (Vulture Conservation Foundation). L'adesione dei Parchi Alpi Cozie all'International Bearded Vulture Monitoring IBM consente di conoscere e gestire in modo più dinamico ed efficace il monitoraggio degli individui di gipeto e le dinamiche di sviluppo del progetto, con particolare riferimento alle cause di mortalità e alla tutela della specie.
Attualmente, i Parchi Alpi Cozie, in riferimento alla L.R. 29 giugno 2009 n. 19 "Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità", fanno parte del Centro di referenza “Avvoltoi e rapaci alpini” in associazione con l'Ente di gestione Alpi Marittime.