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Ecomuseo Colombano Romean: miniere, minerali e didattica

Ecomuseo Colombano Romean

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Proseguono a Salbertrand le attività dell'Ecomuseo Colombano Romean e del Parco del Gran Bosco legate alla geologia, alla mineralogia, alla geomorfologia e allo studio dello sfruttamento minerario del territorio dell'Alta Valle di Susa.

La realizzazione, a partire dal 2012, nell'ambito del progetto Geoparco delle Alpi Cozie, dell'allestimento mineralogico attualmente visitabile presso il centro di documentazione "Spazio Escartons" della sede del Parco del Gran Bosco, non è stato che il primo tassello di una serie di azioni per la divulgazione di questo affascinante argomento nelle scuole e tra i visitatori dell'area protetta e dell'Ecomuseo.

Varie attività didattiche sono state studiate e sperimentate, con grande apprezzamento, durante lo scorso anno scolastico e saranno proposte per tutta l'estate ai centri estivi. Grazie all'ausilio di miscroscopi - acquistati nell'ambito della cooperazione territoriale europea Italia Francia 2007-2013 ALCOTRA: "PIT Le Alte Valli: la montagna fa sistema" è anche possibile analizzare campioni di roccia e di sabbie provenienti dai vari torrenti della Valle e da spiagge marine, per studiarne i componenti e ammirarne i cristalli e le svariate colorazioni.

Un'attività per comprendere l'origine delle nostre montagne, le dinamiche che le hanno plasmate e tuttora le modellano... per scoprire che  le rocce non sono semplici pietre ma qualcosa di speciale da sperimentare!

       

Nel 2017 l'Ecomuseo Colombano Romean si è anche attivato per la valorizzazione delle attività di sfruttamento minerario dell'Alta Valle di Susa e per il recupero e la restituzione della memoria di chi nel secolo scorso ha lavorato nelle miniere del territorio. In collaborazione con il Consorzio Forestale Alta valle di Susa, grazie all'entusiasmo e al prezioso contributo del signor Ferruccio Rey, nel gennaio 2017 è stato pubblicato il cahier n. 27 dell'Ecomuseo, Viaure come un ours din quellou precipice! Cave e miniere nell'Alta Valle della Dora scritto da Renato Sibille, che è andato ad aggiungersi alla ricca collana di cui già faceva parte il cahier n.26 Cave e miniere dell'Alta Valle Dora di Piero Brizio.

Una panoramica precisa sulle attività di sfruttamento minerario dell'Alta Valle di Susa che è stato possibile realizzare grazie alla minuziosa ricerca bibliografica di Piero Brizio, che ricostruisce la storia delle miniere, delle cave, degli assaggi e delle ricerche minerarie in Alta Valle di Susa dal XII secolo al Novecento e alla grande disponibilità di Ferruccio Rey, cresciuto tra le miniere del Banchet e di Traversella (dove il padre, Edoardo, fu il responsabile dei cantieri di estrazione), che ha messo a disposizione la documentazione tratta dagli archivi familiari.

L'obbiettivo adesso è la realizzazione di un nuovo sito ecomuseale dedicato alle miniere. Grazie alla collaborazione del Comune di Coazze, che gestisce le miniere di talco delle Garida e ha ceduto in comodato d'uso un carrello da miniera e alcuni metri di rotaie e al contributo del Consorzio Forestale Alta Valle di Susa che si occuperà della progettazione, presto, in località Pinea sorgerà il nuovo sito.

Grazie alla disponibilità e alla generosità del signor Ferruccio Rey, il centro di documentazione dedicato al Geoparco si è arricchito di alcuni pezzi unici: un perforatore ad aria compressa  degli inizi  del '900, un martello demolitore ad aria compressa e tre barra a mine - ferri per la perforazione manuale della roccia per la collocazione delle cariche esplosive -, utilizzati per scavo del Traforo ferroviario del Frejus nella seconda metà del 1800.
 

 

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