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Photo credit Giuseppe Palumbo

Avvistamenti inconsueti sul lago Piccolo di Avigliana

Laghi di Avigliana

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Sabato 3 ottobre un fenicottero rosa (Phoenicopterus roseus) in apparente stato di difficoltà è stato avvistato dai guardiaparco del Parco naturale dei Laghi di Avigliana all’interno dell’area protetta. Monitorato dal personale dell’Ente, dopo essersi riposato nelle acque del Lago Piccolo, si è involato spontaneamente il giorno successivo.

Il fenicottero, che negli individui adulti assume un piumaggio bianco rosato con copritrici alari rosa intenso contrastanti con il nero delle remiganti, deve il suo colore essenzialmente a carotenoidi di origine animale e vegetale assunti con la dieta. Si nutre di minuscoli crostacei, molluschi, anellidi, larve di insetti acquatici o terrestri adulti, semi o stoloni di piante acquatiche e alghe. Il suo caratteristico becco, adattato con l'evoluzione al tipo di alimentazione, possiede ai margini “lamelle filtranti” che consentono di separare il cibo da fango e sabbia.

È una specie tipicamente marina e mediterranea, frequenta zone umide costiere a bassa profondità, saline e lagune. Vive in colonie e si copre anche per notevoli distanze per spostarsi dalle aree di nidificazione a quelle di svernamento.

Fino agli anni Novanta l’avvistamento dei fenicotteri in gran parte d’Italia era un evento del tutto sporadico. Solo in Sardegna si potevano incontrare colonie numerose, ma esclusivamente in inverno. La prima riproduzione accertata risale al 1993 in Sardegna, in provincia di Cagliari. Successivamente le presenze nella nostra penisola sono aumentate sorprendentemente, dapprima nella Maremma toscana, poi in Puglia, a Comacchio, nella Laguna di Venezia e in Sicilia.

L'inanellamento scientifico costituisce uno dei metodi più efficaci per studiare la biologia, l’ecologia, il comportamento e la demografia degli uccelli. Si tratta di una tecnica di ricerca basata sul marcaggio individuale mediante anelli di riconoscimento. Grazie all’osservazione di animali inanellati è possibile ricostruire i loro spostamenti e definire le loro rotte di migrazione e le aree di sosta. Nel caso dei fenicotteri, l’anello in plastica viene posizionato, per via dell’anatomia della zampa, a livello tibiale, in modo da consentirne l'osservazione anche quando sono in acqua. Di colore diverso a seconda della nazionalità è contraddistinto da un codice alfanumerico identificativo che può essere letto anche a distanza senza necessità di ricattura.

Purtroppo, sul fenicottero avvistato ad Avigliana, non è stato possibile individuare anelli di riconoscimento.

Naturalmente il clima e gli ambienti del Piemonte poco si adattano alle esigenze della specie. I rari avvistamenti nella nostra regione sono normalmente attribuiti a situazioni di emergenza legate a condizioni meteorologiche critiche.

Alcuni anni fa,” ci racconta Gabriella Vaschetti del Centro Cicogne e Anatidi e CRAS di Racconigi “24 fenicotteri transitarono nei pressi dell’aeroporto Levaldigi di Cuneo e sostarono nelle risaie limitrofe. Due di essi furono identificati grazie all’anello e si potè risalire alla provenienza spagnola. Nei giorni scorsi, due esemplari trovati in difficoltà sulle spiagge della Liguria sono stati trasferiti a Racconigi. Anche il fenicottero di Avigliana, ammettendo che sia selvatico, ha probabilmente perso la rotta e il gruppo con cui stava volando. A causa del maltempo della scorsa settimana, è ipotizzabile che l’animale stanco e debilitato abbia scelto i laghi di Avigliana come tappa forzata durante il suo spostamento”.

Negli stessi giorni, è stato avvistato sul Lago Piccolo anche un esemplare di mignattino comune (Chlidonias niger). Si tratta di un'osservazione non rara ma comunque interessante...

Gli specchi d’acqua dell’area protetta, a ridosso delle montagne, continuano quindi a rivelarsi un approdo sicuro per gli uccelli aquatici in migrazione, soprattutto quando sono indeboliti e disorientati dal brutto tempo e un punto di riferimento per fotografi e naturalisti appassionati.