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Photo credit Barbara Rizzioli

Rilievi vegetazionali sui pascoli per monitorare i cambiamenti climatici

Ente Parchi Alpi Cozie

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I cambiamenti climatici nelle aree alpine sono ancora più intensi che altrove e stanno interessando la loro biodiversità e le attività umane che vi si svolgono. Negli ultimi decenni sono stati rilevati preoccupanti innalzamenti delle temperature, diminuzione del manto nevoso e aumento di pericoli meteorologici come la siccità con gravi conseguenze sull'ambiente.

Il Parco Nazionale degli Ecrins ha messo in atto il progetto Alpages Sentinelles che coinvolge numerosi attori sulle Alpi Francesi, tra cui aree naturali protette, servizi tecnici agricoli e pastorali, allevatori e pastori, organizzazioni di ricerca e mira a individuare alpeggi campione che fungano nel tempo da osservatori ambientali per valutare le capacità di adattamento dei sistemi pastorali alpini ai cambiamenti climatici per proporre nuove azioni di sviluppo.

Foto Barbara Rizzioli

Anche i pascoli della Val Troncea stanno diventando laboratori di ricerca.
Con applicazione del protocollo Alpages sentinelles, in particolare nel comprensorio pascolivo di Troncea, in accordo con il pastore che gestisce l'alpeggio, l'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie sta svolgendo rilievi vegetazionali al fine di monitorare in modo coordinato i dati relativi al clima, alle risorse erbacee, alle pratiche pastorali e alla biodiversità, per comprendere meglio gli adattamenti attuati in un contesto di cambiamento climatico e le scelte da intraprendere. Contemporaneamente, a integrazione della metodologia francese, si stanno eseguendo rilievi fitopastorali nei siti utilizzati per la redazione de "I tipi pastorali delle Alpi Piemontesi" di Cavallero et al. del 2007, in modo da evidenziare eventuali differenze intercorse nel tempo.

Lo stesso protocollo viene applicato quest'anno nel comprensorio pascolivo di Alpe Ricca per il Parco del Monviso, e il prossimo anno sarà fatto nel comprensorio pascolivo di Chanfoulcre, sopra Pracatinat. Le Alpi Marittime lo hanno già applicato nel 2019 negli alpeggi del Valasco, del Freida e del Sabbione e quest'anno faranno solo la parte integrativa relativa ai rilievi fitopastorali nel Valasco e al Sabbione. L'agronomo che se ne occupa per l'Ente Alpi Cozie è Giampaolo Bruno, in foto.