Architettura militare

Forte di San Moritio

Italia

Il territorio delle aree protette delle Alpi Cozie presenta numerose opere di carattere militare che testimoniano le vicende belliche del passato. Prima del 1713, anno in cui i trattati internazionali assegnarono la Val Chisone ai Savoia, il territorio del Parco Orsiera-Rocciavrè era terra di confine: la linea che separava il Piemonte dalla Francia scendeva dal Moncenisio, attraversava la Val Susa, risaliva sullo spartiacque Dora-Chisone e lo seguiva fino al monte Rocciavrè, da dove continuava sullo spartiacque Sangone-Chisone, fino a Pinerolo. Tutti i passi principali erano fortificati; si trattava per lo più di opere modeste, costruite con il materiale reperibile sul posto: dove affioravano le pietre si realizzavano dei muretti, altrove venivano scavate delle trincee e il materiale di risulta ammucchiato a formare un parapetto. Di queste fortificazioni rimangono oggi alcune tracce costituite da muri a secco e resti di trinceramenti, soprattutto al Colle dell'Orsiera e al Colle delle Finestre.

In qualche caso invece si è trattato di opere anche molto imponenti come il Forte di Fenestrelle, il più grande complesso militare mai costruito sulle alpi.

In Val Sangone spicca il forte di San Moritio, chiamato comunemente "Il Fortino", la cui edificazione cominciò nel 1608. Esso rappresentava il punto principale di difesa del Colle La Roussa, insieme alle semplici strutture difensive poste proprio al Colle e al Forte San Carlo di Coazze (di cui restano i ruderi poco a ovest del pilone votivo situato in cima al cosiddetto Castello).

Oggi dell'antico forte non restano che le rovine inghiottite dalla cotica erbosa, ma dall'alto del vallone è ancora intuibile il disegno a stella dei trinceramenti e dei muretti a secco che componevano l'antica struttura. Sulla sommità del Fortino si trova un masso recante incisioni rupestri cruciformi.

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