ultimo aggiornamento: 16/02/2022

Ël mitī isüblià du charbunī - Il mestiere dimenticato del carbonaio

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Cahier ecomuseo n.14

Un cahier dedicato alle carbonaie vuol essere un contributo alla riscoperta ed alla memoria di una forma di cultura materiale un tempo diffusa in tutte le Alpi e gli Appennini.

A Salbertrand e nell'Alta Valle della Dora Riparia a monte della stretta di Serre de la Voute certamente la produzione del carbone vegetale ha rivestito un ruolo economico marginale a causa della forte ventilazione e rarefazione delle essenze forti a favore dei boschi di conifere, ma la presenza delle carbonaie è testimoniata dai molti toponimi di evidente derivazione.

Il lavoro della carbonaia era effettuato praticamente ovunque nelle zone dove ci fossero problemi di trasporto, o più raramente dove ci fosse la necessità di avere il carbone al posto della legna, in questo caso dove generalmente ci fossero miniere o cave.

Il Cahier dell'Ecomuseo è stato realizzato grazie alla collaborazione di due informatori: Carlo Bianciotto del Talucco di Pinerolo - Val Lemina (TO) e Pasquale Garnero originario del vallone di Gilba, Brossasco (CN) - Val Varaita.
Due carbonai della Val Lemina che da poco avevano abbandonato l'attività e conoscevano ancora perfettamente il mondo delle carbonaie e dei carbonai. Abbiamo preferito lasciare la parola direttamente a loro, nella lingua d'origine, l'occitano. Essendo testimoni di due sistemi di costruzione e realtà diverse, essi rappresentano la quasi totalità della storia e della tradizione delle carbonaie in Val Susa e nelle valli vicine.

Spesso i carbonai più bravi, per tradizione o perché la loro zona era particolarmente povera, si spostavano di valle in valle a fare carbonaie su commissione, perciò nella stessa valle potevano coesistere diversi sistemi di fabbricazione per quanto ciò fosse possibile. La maggior parte dei carbonai veniva dalla Val Lemina, Gran Dubbione e Bergamasco.

I valsusini che hanno dedicato la vita a questo duro lavoro sono purtroppo ormai scomparsi e non si è più potuto raccoglierne le testimonianze ma i fratelli di Carlo Bianciotto andavano a costruire carbonaie in zone diverse e conoscevano la Val Susa soprattutto per il problema del vento quasi costante.

Il testo spazia dalle origini delle carbonaie, alle leggende ad esse associate, ricco di immagini, è stato illustrato dai ragazzi della scuola elementare di Salbertrand.
Approfondisce le varie fasi di realizzazione di una carbonaia: i camini, le aire, la legna utilizzata, l'accensione e l'alimentazione, i tempi della carbonaia, la raccolta, il trasporto, gli strumenti del carbonaio, l'uso del carbone, l'emigrazione... e molto altro ancora.

Maggio 2011
Piergiorgio Manavella

 

 

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