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Festa patronale di San Giovanni Battista a Salbertrand

Gran Bosco di Salbertrand

festa patronaleParchi Alpi cozieecomuseo colombano romean

Da giovedì 23 a domenica 26 giugno grandi festeggiamenti a Salbertrand per la Festa Patronale di San Giovanni Battista.

Giovedì 23 giugno, vigilia di San Giovanni, alle ore 22.00 presso il campo sportivo verrà acceso il tradizionale falò di San Giovanni, reminiscenza dei fuochi accesi dagli antichi Celti, che veneravano il dio Sole, nel tentativo di prolungare le ore di luce proprio quando, in prossimità del solstizio d'estate, le giornate iniziavano ad accorciarsi preannunciando il ritorno dell' inverno.

In un passato non troppo lontano, i fuochi di san Giovanni illuminavano tutti i villaggi, gli alpeggi, i poggi dell'Alta Valle.
Il giorno successivo, all'alba, era consuetudine recarsi nei prati ancora umidi per bagnare gli occhi con la rugiada  purificatrice e comporre piccoli mazzi di fiori di campo che, disposti a croce, venivano messi sulla porta di casa a protezione dei suoi abitanti. Il bestiame condotto al pascolo veniva fatto passare sopra le ceneri dei fuochi nella speranza di preservare zampe  e zoccoli dalle malattie. - See more at: http://www.vallesusa-tesori.it/it/luoghi/sauze-doulx/san-giovanni#sthash.cAgaL2oR.dpuf

Venerdì 24 giugno nella Parrocchiale di San Giovanni Battista verrà celebrata la messa.

Sabato 25 giugno presso il salone polivalente si svolgerà il Ballo di Sen Jean con la banda musicale AVS che per l'occasione si trasformerà in un'orchestra di liscio.

Domenica 26 giugno i Parchi delle Alpi Cozie e l'Ecomuseo Colombano Romean partecipano alla Festa Patronale con il seguente programma:

- Dalle 9.00 alle 18.00 - per le vie e piazze del paese XX edizione del Marchà d'Oc: esposizione vendita e lavorazione prodotti tipici delle Valli Occitane.

- Per tutto il giorno, presso l'Hotel Dieu stand dei Parchi delle Alpi Cozie e della biblioteca comunale di Salbertrand, mostra di pittura di Delfo Baccon, allestimenti ecomuseali e nuovo allestimento sui Giochi di un tempo.
Apertura della Cappella dell'Annunciazione dell'Oulme.

- Nella cappella di San Rocco: Istuāȓā 'd bō. Quando il legno prende vita e forme e con fantasia ci racconta del sottobosco e delle creature che lo animano. Esposizione delle sculture di gnomi realizzate dagli intagliatori dell'Alta Valle e dei disegni raffiguranti il presepe degli gnomi di Salbertrand realizzati dai bambini  delle classi II della scuola primaria di Bardonecchia.

- Ore 10.15 - Messa solenne

- Ore 14.30 - Visite guidate ai siti ecomuseali di Tesori della Parrocchiale e Mulino idraulico del Martinet con partenza presso lo stand del Parco davanti all'Hotel Dieu.

- Dalle ore 14.30 - Visita teatralizzata all'Hotel Dieu Cappuccetto ri-mosso a cura di ArTeMuDa, per piccoli gruppi, con partenze ogni ora davanti all'Hotel Dieu.

Sono la reminiscenza dei fuochi accesi dagli antichi Celti, che veneravano il dio Sole, nel tentativo di prolungare le ore di luce proprio quando, in prossimità del solstizio d'estate, le giornate iniziavano ad accorciarsi preannunciando il ritorno dell' inverno.
In un passato non troppo lontano, i fuochi di san Giovanni illuminavano tutti i villaggi, gli alpeggi, i poggi dell'Alta Valle.
Il giorno successivo, all'alba, era consuetudine recarsi nei prati ancora umidi per bagnare gli occhi con la rugiada  purificatrice e comporre piccoli mazzi di fiori di campo che, disposti a croce, venivano messi sulla porta di casa a protezione dei suoi abitanti. Il bestiame condotto al pascolo veniva fatto passare sopra le ceneri dei fuochi nella speranza di preservare zampe  e zoccoli dalle malattie. - See more at: http://www.vallesusa-tesori.it/it/luoghi/sauze-doulx/san-giovanni#sthash.cAgaL2oR.dpuf
Sono la reminiscenza dei fuochi accesi dagli antichi Celti, che veneravano il dio Sole, nel tentativo di prolungare le ore di luce proprio quando, in prossimità del solstizio d'estate, le giornate iniziavano ad accorciarsi preannunciando il ritorno dell' inverno.
In un passato non troppo lontano, i fuochi di san Giovanni illuminavano tutti i villaggi, gli alpeggi, i poggi dell'Alta Valle.
Il giorno successivo, all'alba, era consuetudine recarsi nei prati ancora umidi per bagnare gli occhi con la rugiada  purificatrice e comporre piccoli mazzi di fiori di campo che, disposti a croce, venivano messi sulla porta di casa a protezione dei suoi abitanti. Il bestiame condotto al pascolo veniva fatto passare sopra le ceneri dei fuochi nella speranza di preservare zampe  e zoccoli dalle malattie. - See more at: http://www.vallesusa-tesori.it/it/luoghi/sauze-doulx/san-giovanni#sthash.cAgaL2oR.dpuf

 

Allegato: Locandina_Ecomuseo_X_SANGIOVANNI2016.pdf

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